Bimbo di un anno che ancora non cammina

Dottor Carlo Efisio Marras A cura di Dottor Carlo Efisio Marras Pubblicato il 18/03/2019 Aggiornato il 18/03/2019

Il fatto che a 12 mesi il bambino non muova ancora i primi passi non esprime la presenza di un problema.

Una domanda di: Luca
Gentilissimo dottore espongo il problema che ha messo in allarme me e mia moglie. Il nostro bimbo è nato il 10 marzo 2018 a 41 settimane inoltrate parto naturale di 2900g x 48,5cm e circonferenza cranica 34,5 cm, apgar 9 e 10; nonostante fosse piccolino i medici ci hanno assicurato che i dati biometrici fossero nella norma. Durante il primo anno di vita il bimbo ha seguito un accrescimento di circa 50esimo centile per altezza, del 75 per il
peso mentre quello della circonferenza cranica si è assestato di poco sopra al 3 centile, in particolare su questo dato il pediatra ci ha rassicurato dicendo che anche se piccola la testa ha avuto una crescita costante su questo centile. A rafforzare la sua convinzione si aggiunge che il bimbo subito dopo il primo mese di vita ha subito un ricovero per sepsi da streptococco agalactiae di tipo B durante il quale è stato sottoposto
all’esame del liquor e ad una eco transfontanellare che non avevano rilevato problemi. Al controllo del dodicesimo mese le misure del bimbo rilevate dal pediatra sono: peso 11 kg e 400 g, altezza 76 cm e circonferenzacranica 44 cm. Durante le altre domande sul suo sviluppo però ha destato parecchia perplessità alla nostra risposta negativa quando ci ha chiesto se indicasse e se si mettesse in piedi con sostegno e ci ha rimandato al mese
prossimo per nuova verifica. Durante i primi mesi il bimbo aveva sempre rispettato le tappe psicomotorie: testa dritta a 3 mesi scarsi, seduta a 5 mesi e passaggio da prono a supino e viceversa poco dopo, lallazione sempre presente dall’ottavo mese, batte le manine e fa ciao ciao da ottobre e da poco usa la presa a pinza con pollice e indice riconosce i cartoni animati, gioca a nascondino e imita i versi di qualche animale a richiesta, inoltre ride e mantiene contatto visivo. Non gattona ma si sposta strisciando sul sedere in tutte le direzioni, mentre da prono striscia solo indietro. Se lo mettiamo in piedi riesce a reggersi solo se sostenuto per pochissimi
secondi come se non avesse forza nelle gambe anche se le muove e scalcia anche con forza inoltre passa dalla posizione supina a quella seduta con grandissimo sforzo mentre con più facilità se in lieve pendenza. Dubito fortemente che in un mese riesca a mettersi in piedi da solo. Altra cosa strana che abbiamo notato io e mia moglie è che preferisce di gran lunga la mano sinistra, usa la destra solo se un oggetto che gli interessa è decisamente più dal suo lato destro, anche la gestualità gli viene molto più naturale con la sinistra. Come ci consigliate di agire? È il caso di rivolgersi ad uno specialista oppure questo quadro di sviluppo risulta ancora nella norma?
Carlo Efisio Marras
Carlo Efisio Marras

Gentile Luca,
comprendo le vostre preoccupazioni: ricevere informazioni non immediatamente chiare, attendere la risposta ad una domanda stringente può generare confusione. Talvolta la ricerca in autonomia di informazioni e risposte, spesso numerose e complesse, può sortire l’effetto opposto. Capita di incontrare genitori alle prese con il primogenito, pieni di domande e preoccupazioni, che con un adeguato colloquio vengono guidati e rassicurati.
Lo sviluppo somatico e neurocognitivo del primo anno di vita del vostro bimbo risulta normale. Nel periodo perinatale i valori di circonferenza cranica, lunghezza e peso erano nella norma (l’indice di Apgar descrive una ottima vitalità del piccolo) e il successivo sviluppo adeguato.
Concordo con l’osservazione del pediatra curante secondo cui i valori registrati ad ogni misurazione vadano visti in maniera dinamica; in questo senso valori su un centile basso, se caratterizzati da un progressivo e armonico sviluppo, non devono assolutamente preoccupare.
L’infezione streptococcica al primo mese di vita ha permesso di escludere un coinvolgimento del sistema nervoso centrale e offerto l’opportunità di eseguire un esame morfologico (ecografia) che ha documentato una normale situazione anatomica dell’encefalo e delle strutture ad esso correlate.
Il fatto che il bambino prediliga l’uso della mano sinistra, che non gattoni o si muova in maniera buffa, non esprime la presenza di un problema. Sembra invece che il vostro cucciolo sia molto curioso, ami giocare ed interagire e questa sarà per lui una grande risorsa per imparare e diventare grande.
In queste circostanze un percorso di psicomotricità può rappresentare la soluzione ed essere la risposta alle vostre domande; molti bambini in perfette condizioni generali traggono beneficio da questo trattamento.
Naturalmente queste tematiche andranno ridiscusse con il pediatra di riferimento che potrà assistervi rispondendo alle domande e se necessario suggerendo uno specifico specialista.
Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

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