Bimbo di un anno che si sveglia spesso di notte e mamma esausta

Dottoressa Angela Raimo A cura di Angela Raimo - Dottoressa specialista in Psichiatria Pubblicato il 09/01/2025 Aggiornato il 09/01/2025

Una mamma esausta a causa dei continui risvegli notturni del bambino deve trovare il modo di dormire senza interruzione almeno qualche volta: la soluzione migliore può essere quella di darsi il cambio con il papà.

Una domanda di: Anna
Salve, sono la mamma di un bimbo di un anno molto legato a me. Difficilmente stava con altre persone (piangeva di continuo). Parlo al passato perché è da
una settimana che si rapporta anche con gli altri prima invece non voleva andare in braccio a nessuno altro o stare con altri se non io o al massimo il
padre. Ma la mia questione è un’altra: da un paio di mesi a questa parte che la notte ci fa penare. Si sveglia di continuo. Appena si addormenta dopo
massimo un’ora si sveglia di già e piange finché non lo prendo in braccio o lo attacco al seno e facciamo questo tutta la notte fin quando non
si sveglia completamente e passiamo anche ore svegli a cercarlo di farlo addormentare mentre lui piange che non vuole. Le scrivo perché mi preoccupo
anche del mio atteggiamento (non mi riconosco). Non riesco più a gestirlo e divento alquanto nervosa sgridandomi e dandogli delle pacche sul culetto.
Questa cosa lo fa ancora più agitare però non si calma fin quando non sono sempre io a calmarlo infatti del padre non ne vuole proprio sapere.
Ovviamente sono sfinita di questa cosa perché non dormire la notte è stancante. Per favore mi può aiutare. Sto facendo qualcosa di sbagliato?

Angela Raimo
Angela Raimo

Cara signora,
guardi che non stupisce affatto che fino all’anno di vita un bambino voglia stare soprattutto con sua madre, ma lei lo riferisce come se si trattasse di
un comportamento anomalo. La gestione del sonno notturno richiede pazienza: se lei è comprensibilmente stanca perché in debito di sonno dovrebbe farsi sostituire per qualche notte affidando il bambino al padre e chiedendo a lui che si occupi dei risvegli. Se l’allattamento la sfinisce smetta di farlo: dopo l’anno di vita è corretto proseguirlo se sia la madre sia il bambino ne sono contenti e gratificati. SIA LA MADRE sia il bambino. Al riguardo si deve abbandonare l’idea che solo le buone madri allattano a oltranza, perché è foriera di sensi di colpa che di fatto non ha senso nutrire. Dare piccole pacche sul pannolino non è corretto anche se di sicuro lo fa con mano lieve: il gesto è comunque simbolicamente violento e va assolutamente evitato perché controproducente, come dimostra il fatto che anziché tranquillizzare il suo bambino lo agita di più. Il mio consiglio e proprio quello di darsi il cambio con suo marito per recuperare il sonno, dopodiché vedrà che tutto sarà più semplice. La possibilità di dormire senza interruzioni almeno qualche notte permette infatti di gestire qualsiasi situazione complicata nel migliore dei modi. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti