Bimbo in posizione “trasversa” nella 33ma settimana di gravidanza

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 17/03/2022 Aggiornato il 17/03/2022

Ci sono delle metodiche che possono far girare un feto in posizione cefalica: prima di decidere per il cesareo si possono tentare.

Una domanda di: Francesca
Sono alla 33esima settimana il bimbo fino ad ora era in posizione

cefalica, oggi da un’eco di controllo risulta che si è girato in posizione

trasversa, per di più mi hanno detto che l’addome è anche un po’ più

piccolino. Ho paura innanzitutto che non ritorni in posizione cefalica e

poi ho paura di schiacciarlo dormendo sul fianco.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, anche se non me lo ha scritto mi immagino lei non sia alla sua prima gravidanza altrimenti il feto non si sarebbe mai messo in posizione trasversa ma casomai cefalica o podalica. “Come mai?” mi chiederà lei? Semplicemente per una questione di spazio “libero”.
In una mamma alla prima gravidanza l’utero si accresce ma in chi ha già avuto altri figli l’utero è certamente più capiente, permettendo quindi di assumere le posizioni più diverse fino ad epoche gestazionali più avanzate.
Un caso diverso è quello del polidrammios, ossia la situazione caratterizzata da eccesso di liquido amniotico. Anche qui lo spazio a disposizione del piccolo per fare le sue acrobazie è maggiore del previsto, anche in donne alla loro prima gravidanza.
In ogni caso, come comportarsi davanti ad un feto che non è ancora in posizione alla 33° settimana?
Intanto niente panico: c’è ancora tempo perché “metta la testa a posto” e per controllare che lo faccia le proporranno dei controlli ecografici ulteriori (utili anche per misurare la crescita addominale, che non è sempre facile da campionare in posizione trasversa).
Se poi alla 37° settimana il fanciullo fosse ancora podalico (trasverso dubito, sempre per questioni di spazio e di comodità del suo piccolo) esiste la possibilità di fargli fare una sorta di capriola in modo da aiutarlo a mettersi nella posizione adatta per il parto naturale. Si chiama anche “rivolgimento per manovre esterne”.
Tante donne lo disdegnano con l’idea che sia doloroso o pericoloso. D’altra parte non tutti gli ospedali lo propongono alle mamme e si fissa un ineluttabile taglio cesareo elettivo per feto in presentazione podalica.
Direi che vale la pena provare questa manovra: se riesce, lei potrà partorire naturalmente senza correre entrambi i rischi del cesareo, se fallisce almeno ci avrete provato.
Esistono altre pratiche per facilitare il rivolgimento fetale: la moxibustione, l’agopuntura, una ginnastica speciale in posizione carponi…
Sono sicura che la sua curante ginecologa oppure l’ostetrica di fiducia la sapranno consigliare in tal senso.
Rispetto alla sua paura di schiacciarlo dormendo sul fianco le direi: vada serena!
Sia perché la posizione sul fianco presumo sia per lei l’unica rimasta per poter dormire, sia perché, se davvero il bimbo fosse infastidito, non dubiti che si sposterebbe da sé oppure le tirerebbe un bel calcetto…
Approfitti per parlargli delle sue paure e per raccomandargli quello che lei si aspetta che faccia: lui la ascolta sempre!
Quando mi era capitato con la mia terza figlia avevo persino inventato una canzoncina per convincerla a girarsi, diceva così:”Maria Sofia, Maria Sofia, metti la testa la testa in giù, Maria Sofia Maria Sofia io per favore non chiedo più!”.
Non è bastata la canzone ma…grazie al rivolgimento la fanciulla ha messo la testa a posto…le auguro che il suo bimbo si lasci convincere!
Spero di esserle stata di aiuto, resto a disposizione se desidera, cordialmente.

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