Bimbo nato in 34^ settimana: si poteva prevenire il parto pretermine?

Dottoressa Sara De Carolis A cura di Sara De Carolis - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 05/11/2024 Aggiornato il 05/11/2024

Le ragioni di un parto pre-termine non sempre sono chiare, anche se a volte è possibile individuarne la causa. Di certo, uno stile di vita globalmente salutare può servire a prevenire il rischio che accada.

Una domanda di: Giulia
Salve Dottoressa, sono la mamma di un bimbo nato prematuro a 34 settimane per una rottura prematura del sacco.
Sono passati cinque mesi dal parto, per fortuna è andato tutto bene eppure ancora mi domando se avessi potuto prevenire questa situazione in qualche modo.
Durante la gravidanza non ho avuto alcun problema, gli esami e le analisi sono andati sempre tutti per il meglio.
Dopo il parto mi hanno fatto l’esame istologico della placenta, vorrei capire se da questo possa evidenziarsi qualcosa che riconduca alla causa del mio parto prematuro, le riporto la diagnosi in quanto da profana non ne capisco il contenuto:
“placenta con villi morfologicamente consistenti con l’età gestazionale riferita e con focale incremento dei nodi sinciziali. Piatto coriale sede di congestione dei grandi vasi. Piatto materno indenne da alterazioni istopatologiche. membrane amniocoriali libere, comprendenti anche la decidua capsulare, normostrutturate. Cordone normovascolarizzato”. Grazie mille.

Sara De Carolis
Sara De Carolis

Gentile signora,
Il fatto che “il piatto materno era indenne da alterazioni istopatologiche” attesta che di materno c’era ben poco.
Il parto prematuro riconosce cause note e cause non note, quali stress, traumi.
Per la prossima gravidanza, c’è la possibilità che si ripeti comunque l’evento. Lei sarà tenuta a fare controlli clinici ed ecografie (cervicometria) per comprendere anzitempo la possibilità di correggere/migliorare alcuni fattori. Ovvio che l’assenza di uso di nicotina (prima della gravidanza), il buon peso corporeo, l’igiene dentaria ed una dieta ottimale possono contribuire alla buona riuscita della gravidanza. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Andamento lento delle beta-hCG, ma il cuoricino batte …

10/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una volta visualizzati con l'ecografo l'embrione e il battito del cuoricino, non serve assolutamente più dosare le beta-hCG, che nulla rivelano sul futuro della gravidanza. Molto meglio attendere il successivo controllo ecografico.   »

Mancanza di autonomia a 41 anni e con un bimbo piccolo

09/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

I disturbi dell'umore sono spesso assolutamente invalidanti per loro precisa caratteristica: non c'è da farsene una colpa, la volontà non c'entra e non basta certo a risolverli.   »

Mancato accollamento: proseguirà la gravidanza?

09/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

A 10 settimane di gravidanza con un feto vitale e che cresce secondo le aspettative ci sono ottime probabilità che la situazione evolva nel migliore dei modi.   »

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti