Bimbo nato prematuro con broncodisplasia severa: quando potrà fare a meno dell’ossigeno?

A cura di Claudio Migliori - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 19/02/2024 Aggiornato il 26/02/2024

Non è quasi mai possibile prevedere quando un piccolissimo con un severo problema all'apparato respiratorio potrà rinunciare al supporto dell'ossigeno.

Una domanda di: Mia
Le scrivo per il mio bambino, nato prematuramente a 28 settimane, per rottura prematura membrane, siamo da 5 mesi in terapia intensiva, due mesi intubato, un mese con mascherina, e due con ossigeno in incubatrice… ancora non riusciamo a svezzarlo dall’ossigeno! Si parla di broncodisplasia severa! Secondo lei c’è possibilità di portarlo a casa senza ossigeno? Perché ci parlano di dimissioni con ossigeno! Non siamo propensi per ora ad accettare. Siamo obbligati? C’è qualcosa che si può fare per permettergli di respirare autonomamente? Grazie!
Claudio Migliori
Claudio Migliori

Buongiorno, la displasia broncopolmonare severa è una complicanza della prematurità che mette a rischio sia la sopravvivenza che lo sviluppo fisico del bambino. Non esistono, ad oggi, trattamenti risolutivi o procedure che possano “risolvere” in tempi brevi tale situazione, per cui l’ossigeno e l’associazione di vari farmaci che aiutano l’attività respiratoria sono i soli presidi di cui disponiamo. Nella maggior parte dei casi non è possibile stimare una tempistica che definisca il momento in cui si potrà sospendere l’ossigeno, per cui tale supporto viene considerato ai fini di una terapia cronica. Da ciò ne deriva l’impossibilità di fissare una ipotetica data in cui sia possibile dimettere il bambino senza supplementazione di O2. La durata del ricovero, però, non può essere protratta indefinitamente, soprattutto per la necessità di stimoli e attenzioni che un neonato, sebbene pretermine, necessita ai fini del suo corretto sviluppo neurologico e comportamentale. L’ospedale, per quanto efficiente, non è l’ambiente ottimale per lo sviluppo di un minore e non si può mai sostituire alla famiglia. Inoltre, per mia esperienza personale, i neonati ossigeno-dipendenti dimessi dall’ospedale migliorano più molto rapidamente rispetto a quanto osservato nel corso del ricovero. Per rispondere, infine, alla sua ultima domanda le dico che nessuno vi può obbligare a portare a casa un bambino in trattamento con ossigeno, ma si deve considerare il rapporto costi/benefici che, solitamente, risulta nettamente a favore dei secondi, sia per ciò che concerne gli aspetti clinici immediatamente osservabili che per il futuro sviluppo del bambino. Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi su percentili e peso del feto

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

L'ecografo non è dotato di bilancia, quindi il peso del feto è solo stimato, con un margine di errore in più o in meno di circa il 10 per cento. Per quanto riguarda le misure, il range di normalità è compreso tra il 5°e il 95° percentile. Dunque, se il ginecologo afferma che tutto va bene significa che...  »

Bassa riserva ovarica: può iniziare una gravidanza?

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Può essere opportuno che la coppia che desidera un figlio si rivolga senza perdere troppo tempo a un centro per la PMA, quando la donna, soprattutto se in età matura, ha problemi relativi all'ovulazione.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti