Bimbo nato prematuro: è corretto il suo sviluppo cognitivo e neuromotorio?

A cura di Claudio Migliori - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 13/02/2025 Aggiornato il 17/02/2025

Non è possibile formulare un parere sullo sviluppo neurocomportamentale di un bambino basandosi solo su quanto viene riferito a distanza, senza avere la possibilità di valutare dati oggettivi ottenuti da indagini specifiche.

Una domanda di: Margherita

Mi rivolgo a Lei per avere un parere sullo sviluppo del mio bambino, nato prematuro. Attualmente ha 16 mesi di età anagrafica e 13 mesi di età
corretta. Siamo stati 8 mesi in terapia intensiva e siamo usciti in ossigeno terapia. Il pediatra della TIN ritiene che il suo sviluppo sia in linea, ma
vorrei un ulteriore confronto.
Dal punto di vista comunicativo, ancora non fa bene la lallazione, non indica e non fa “ciao ciao”. Tuttavia, batte le manine (ma con i pugnetti
chiusi), fa le pernacchie su richiesta e produce qualche suono come “etta etta” e “egghe egghee”.
Dal punto di vista motorio, si mantiene seduto senza problemi, sta in piedi con appoggio e si sposta solo con sostegno ancora.
Per quanto riguarda la crescita, pesa 8,100 gr ed h. 74 cm. Le sarei grata se potesse valutare se questi progressi rientrano nei tempi
attesi per la sua età corretta o se sia opportuno approfondire con eventuali esami o interventi.
Resto in attesa di un Suo gentile riscontro e La ringrazio per la disponibilità.
Cordiali saluti.

Claudio Migliori
Claudio Migliori

Gentile signora,
in merito alla sua domanda le devo dire che è, purtroppo, molto difficile esprimere un parere credibile basandosi esclusivamente su quanto riferito a distanza. In linea di massima, considerando esclusivamente ciò che lei riporta, mi sentirei di condividere quanto afferma il collega della Terapia Intensiva Neonatale, ovvero che il suo bimbo abbia, al momento, uno sviluppo pressoché nei limiti della norma. Non è però possibile formulare una corretta opinione al riguardo in assenza di un esame obiettivo correlato dalla ricerca degli adeguati segni e sintomi neurocomportamentali, senza avere dati relativi alle curva di crescita cerebrale e staturo-ponderale e, infine, senza un riscontro dell’andamento nel tempo dell’ecografia cerebrale e/o dell’encefalo RMN. Questi dati sono necessari sia per definire lo stato attuale, ma soprattutto per permettere di formulare una prognosi a più lungo termine. Spiacente di non potere soddisfare appieno la sua richiesta le invio i più cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Sullo stesso argomento

Ossigenoterapia in un bimbo di 12 mesi (nato prematuro): come fare lo “svezzamento”?

23/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Migliori

L’ossigenodipendenza ancora necessaria all’anno di vita indica che i polmoni non sono ancora efficienti. Per i piccoli pazienti in questa situazione non può esistere un unico protocollo gestionale perché sono tante le possibili variabili presenti nei singoli casi.   »

Chiarimenti dopo risonanza a due gemelli

10/10/2012 Salute del bambino di “La Redazione”

Risponde: Dottoressa Lucia Romeo  »

Neonati gemelli nati prematuri a rischio di emorragia cerebrale

08/10/2012 Altro di Dottoressa Alessia Bertocchini

Risponde: Dottoressa Alessia Bertocchini  »

Crescita del neonato e calcolo gravidanza

31/05/2012 Salute del bambino di Dottoressa Alessia Bertocchini

Risponde: Dottoressa Alessia Bertocchini  »

Bimba di un anno che non vuole mangiare nulla: cosa si può fare?

22/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Chiara Boscaro

Creare un rituale che precede i pasti, mangiare tutti insieme in un'atmosfera serena, farsi aiutare (per quel che si può) in cucina sono strategie che possono favorire un rapporto migliore tra bambino e cibo.   »

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti
Le notifiche push sono disabilitate in questo browser