Bronchite asmatica e (presunta) allergia agli antibiotici

Professor Giorgio Longo A cura di Professor Giorgio Longo Pubblicato il 07/11/2020 Aggiornato il 16/11/2020

Non si comprende l'opportunità di somministrare l'antibiotico nel corso di una bronchite asmatica, in quanto generalmente la causa è virale. E l'eventuale orticaria concomitante dipende sempre dall'infezione virale e non dal farmaco assunto.

Una domanda di: Simona
Ho una bambina di 4 anni. Soffre di bronchite asmatica. Lo scorso anni ha avuto una reazione allergica (orticaria) all’antibiotico Macladin, che le è stato somministratro per la bronchite asmatica. Quindici giorni fa ha fatto la prima dose di vaccino anti influenzale. Dopo 3 giorni è ricomparsa la bronchite asmatica. Abbiamo somministrato l’antibiotico Augmentin, ma l’ho dovuto sospendere perché le è comparso prurito. Dopo tre giorni abbiamo somministrato l’antibiotico Rocefin per iniezione intramuscolare. Il collo della bambina è gonfio: sarà il caso di fare esami della tiroide perché la reazione agli antibiotici, cioè l’orticaria, è in relazione con la tiroide? Grazie.
Giorgio Longo
Giorgio Longo

Cara signora,
nella sua lettera ci sono parti mancanti e pertanto potrei non essere preciso nella risposta.
Tuttavia le cose importanti che dovrebbe sapere sono:
1) Le “bronchiti asmatiche” (o “asmatiformi” che dir si voglia) sono molto comuni nell’età prescolare, più o meno un bambino su 3 o 4 ne è affetto. Sono legate ad una eccessiva risposta bronchiale di alcuni bambini alle comuni (e inevitabili) infezioni respiratorie virali dell’età e tendono per questo a ripetersi nello stesso soggetto in particolare nella stagione fredda (dall’apertura degli asili a primavera inoltrata). I virus del raffreddore sono quelli più frequentemente in causa; come è successo anche nell’ultimo episodio da Lei segnalato (il vaccino anti-influenzale non ha colpa e ha fatto bene a farlo).
2) Non è chiaro invece perché la bambina debba sempre assumere l’antibiotico, in quanto la bronchite asmatica è, come dicevo, per definizione indotta dalle infezioni virali e l’antibiotico non trova alcuna indicazione.
3) Per quanto riguarda l’orticaria da Macladin e il prurito con Augmentin e, non so cosa con Rocefin, mi sentirei di poterla tranquillizzare, negando (almeno come prima e più probabile ipotesi) la natura “allergica” di quanto segnalato. In primo luogo perché l’allergia ai farmaci (antibiotici) è molto rara all’età della bambina, e ancora più rara, se mai esistente, l’allergia a più antibiotici di classe farmacologica diversa come nel suo caso. Mentre, con tutta probabilità, si è trattato di manifestazioni di altra natura nelle quali l’antibiotico non ha nulla a che fare (non ha alcuna colpa). Le ricordo che l’orticaria più comune nell’età prescolare è quella così detta “post-infettiva”. In altre parole una orticaria indotta direttamente dalle stesse infezioni virali e nella quale succede comunemente che vengono ingiustamente incolpati i farmaci che il bambino sta assumendo in quel momento (antifebbrili e/o antibiotici). Ed è questo che ritengo sia successo anche nel suo caso. Con questo le faccio anche una forte raccomandazione di non rimanere con l’ipotesi di “allergia all’antibiotico o agli antibiotici” perché poi resterà indelebile e molto limitante per tutta la vita. Appena possibile chieda al suo pediatra di inviare la bambina ad un servizio Ospedaliero di Allergologia pediatrica dove potrà avere una risposta di certezza.
4) Infine, pur sempre con il beneficio di aver realmente compreso quanto chiede, la tiroide non ha alcun ruolo nell’orticaria acuta di sua figlia. La tiroidite (infiammazione della tiroide di natura autoimmune) può associarsi all’orticaria “cronica” (che è una orticaria con eruzione giornaliera dei ponfi che persiste per molti mesi) e, come la tiroidite, è tipica dell’età adulta. Con cordialità.

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