Ho 48 anni e da 6 mesi soffro di un leggero bruciore intimo. In questi mesi
ho effettuato un pap-test, che ha rivelato la presenza di anomalie delle cellule
epiteliali (cellule squamose atipiche di significato indeterminato (ASC-US), 3 tamponi cervico-vaginali,
una vulvocolposcopia (da cui non è emerso niente di rilevante), un esame per verificare se ho il Papilloma Virus, che è risultato negativo.
Dai tamponi è risultato che:non ho lattobacilli, sono però presenti leucociti.
Inizialmente avevo Gardenella e Mobiluncus che poi ho curato con Flagyl,
Fluomizin e Dicoflor Elle (ora non sono più presenti).
Il PH è dminuito nel tempo: 6; 5.5 e 4.9.
Sono presenti cellule di sfaldamento (non in tutti i tamponi però appare
questa voce).
Nonostante più cicli di Normogin e altri integratori (Femelle, Dicoflor
Elle) per ricostituire i lattobacilli, questi risultano ancora assenti.
Non risultano malattie veneree (Clamidia, Gonorrea… ecc)
Non ho più rapporti da luglio per via di questo fastidio.
Ho un fibroma e cicli irregolari da qualche tempo (pre-menopausa?), a volte
molto abbondanti (questo ha causato carenza di ferro).
Quando ho il ciclo, il bruciore intimo non è presente, altrimenti ce l’ho
quasi sempre, insieme ad una sensazione di secchezza.
In passato ho effettuato tentativi di fecondazione assistita purtroppo
falliti.
Mi chiedo se ci sono altri esami che mi consigliate di fare e come posso
risolvere questo problema che dura ormai da mesi.
Vi ringrazio molto per la disponibilità, cordialmente.
Claudio Ivan Brambilla
Gentile signora,
poiché grazie alle indagini che ha effettuato possiamo escludere la presenza di un’infezione, ipotizzo che il fastidio che avverte sia dovuto alla
secchezza vaginale, una condizione molto frequente a partire da quando diminuiscono i livelli di estrogeni, come avviene appunto in prossimità
della menopausa. Le consiglio utilizzare fin da subito una crema contro la secchezza vaginale, per esempio a base di acido ialuronico. Anche per il
lavaggio intimo le suggerisco l’uso di un detergente appositamente studiato per contrastare il fenomeno. Sono un buon presidio gli slip realizzati in
fibroina di seta. In generale, non dovrebbe indossare indumenti stretti nella zona del cavallo e, per quanto possibile, sarebbero da evitare i
collant. Nell’arco di sette-dieci giorni con questi accorgimenti dovrebbe stare meglio. Mi tenga informato, se lo desidera. Con cordialità.
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