Calicopielectasia rilevata nel bambino verso il termine della gravidanza

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 24/12/2022 Aggiornato il 27/12/2022

La dilatazione del bacinetto renale, associata eventualmente a quella dell'uretere, è un riscontro piuttosto comune, soprattutto durante l'ecografia del terzo trimestre. Niente panico, dunque, se viene individuata.

Una domanda di: Elena
Buongiorno, ieri avrei dovuto fare la mia ultima ecografia (35+6) invece è emerso che il bimbo ha una calicopielectasia bilaterale con reni di ecostruttura e dimensioni regolari, pelvi dx di 6,9 mm e sn di 5,2 mm con dilatazione di entrambi gli ureteri fino al loro sbocco in vescica con diametro di 12 mm. Mi ha detto di volermi rivedere tra 15 giorni per valutare se anticipare il parto e che l’iter è un controllo alla nascita tramite ecografia per poi capire il da farsi. La mia domanda è: alla luce di quanto descritto, le possibilità quali possono essere? Se la confermano alla nascita, quali possono essere gli iter? Perché la dottoressa non si è sbilanciata e non è stata molto chiara su quali sono le strade da percorrere nel caso di una situazione piuttosto che un’altra. Grazie mille.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Buongiorno signora, per prima cosa niente panico: la sua gravidanza è già ben avanzata e la dilatazione rilevata non compromette la salute del suo piccolo. La dilatazione del bacinetto renale associata eventualmente a quella dell’uretere è un riscontro piuttosto comune, soprattutto nell’ultima ecografia ostetrica prevista appunto nel terzo trimestre. Si osserva facilmente nei feti di sesso maschile ma può interessare anche le femmine. Può essere monolaterale (quindi da un rene solo) o bilaterale e avere diversi livelli di gravità. La invito a consultare questo sito internet che mi sembra assai esplicativo anche per quanto riguarda i controlli utili prima e dopo la nascita: https://www.ospedalebambinogesu.it/idronefrosi-prenatale-89896/ Personalmente, ho avuto un figlio con questo problema e si è risolto spontaneamente nel primo anno di vita, senza che ci fossero infezioni delle vie urinarie ricorrenti. Si tratta di avere semplicemente un occhio di riguardo sul fatto che il neonato potrebbe essere predisposto a sviluppare delle infezioni a carico delle vie urinarie, motivo per cui sarà importante non sottovalutare eventuali episodi di febbre o presenza di urine maleodoranti. Mi piace ripetere ciò che mi ha insegnato una collega pediatra: la mamma SA se il suo bambino sta male almeno 48 ore prima del fonendoscopio del pediatra! Su questo davvero possiamo stare certi: le mamme hanno un occhio clinico infallibile. Al prossimo controllo ecografico provi a chiedere lumi sui passi successivi che vi aspettano. Può darsi che il ginecologo le suggerisca di incontrarsi per una chiacchierata con il neonatologo, così da avere un quadro più nitido delle possibili alterazioni a carico delle vie urinarie fetali e dei vari trattamenti disponibili. Spero di averle risposto, resto a disposizione se desidera e vi auguro buon Natale: ormai mancano davvero poche ore!

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti