Camera gestazionale piccola: c’è da preoccuparsi?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 16/08/2021 Aggiornato il 27/09/2021

Se le dimensioni dell'embrione sono giuste per l'epoca, possono non essere significative quelle della camera gestazionale.

Una domanda di: Daniela
Buongiorno dottoressa, le spiego in breve la mia storia: ho 42 anni e
due bimbe avute senza particolari problemi. Ad ottobre scopro di essere
incinta ma purtroppo alla 10 +2 mi dicono che il bimbo non ha più
battito. Secondo il mio ginecologo non devo eseguire nessuna
indagine. Con tanta speranza ci riprovo a fine febbraio, ma
la gravidanza inizia male e termina alla sesta settimana. A questo
punto eseguo esami per la trombofilia e scopro di avere 4 mutazioni in
eterozigosi. Veniamo ad oggi, sono incinta di 8 settimane, assumo Clexane 4000
e Deltacortene 2.5mg. L’embrione è 1.6 cm, sembra andar bene ma
dall’eco la dottoressa mi ha detto che la camera sembra essere un
po’ piccola. Questo mi ha distrutto. Ho letto tante sue risposte
spero possa aiutare anche me. Che ne pensa? Grazie.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, intanto forza e coraggio! La terapia che sta facendo l’aiuterà a contrastare le mutazioni di cui ha scoperto di essere portatrice e l’aver già portato a termine due gravidanze le sarà di aiuto per proseguire anche in questa. Se una delle mutazioni fosse quella della MTHFR (metil-tetra-idrofolato-reduttasi) le sarebbe utile anche assumere Folina 5 milligrammi 1 compressa al giorno lontana da the e latticini…provi a verificarlo con chi la segue!
Rispetto alla sua ecografia, direi che a 8 settimane l’embrione dovrebbe misurare proprio 1.6 cm e questo mi sembra il dato più significativo rispetto a quello della camera gestazionale. La camera “piccola” magari è una sottostima ecografica e sarei fiduciosa sul fatto che la natura fa le cose saggiamente e farà dilatare progressivamente lo spazio che custodisce il suo piccolo tesoro. Mi dispiace che il momento dell’ecografia invece che rincuorarla sia diventato per lei motivo di apprensione! Direi di concentrarsi sul suo piccolo ed essere certa che anche lui sta facendo del suo meglio per crescere.
Mi tenga aggiornata se desidera, l’abbraccio a distanza.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti