Camera gestazionale sparita: cosa è successo?

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 04/07/2024 Aggiornato il 04/07/2024

La sparizione dallo schermo dell'ecografo di una camera gestazionale precedentemente individuata può essere dovuta a un'errata visualizzazione precedente oppure all'interruzione della gravidanza.

Una domanda di: Dalia
Ho fatto un’ecografia transvaginale alla 5^ settimana in cui mi è stata rilevata una camera gestazionale di 7mm ben visibile.
L’altro ieri, dopo circa 10 giorni dalla prima ecografia, ripeto l’eco transvaginale e la camera gestazionale è del tutto scomparsa. Non intendo dire che la camera risulta senza embrione, ma proprio che non è più visualizzabile, scomparsa.
Non ho avuto alcuna perdita ematica, neanche una goccia.
È possibile che la camera gestazionale di 7mm si sia riassorbita in un arco di circa 10 giorni senza aver causato finora perdite ematiche ?
Inoltre l’aver visto inizialmente la camera in utero scongiura il rischio di una gravidanza extra uterina, è corretto?
Ringrazio in anticipo per la risposta!
Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Dalia,
vi sono raccolte liquide endouterine che possono mimare l’immagine di camera gestazionale e portare a una diagnosi errata di impianto endouterino.
Questa è la prima possibilità che dobbiamo escludere perché se vi fosse una gravidanza ectopica mascherata da questa immagine dobbiamo provvedere monitoraggio e assistenza adeguata.
La seconda possibilità è che la camera fosse così piccola da essere stata riassorbita senza significative perdite.
Questa è la possibilità, a mio giudizio, più frequente da osservare. Un test di gravidanza sul sangue aiuta a orientare la diagnosi e va ripetuto, nel caso fosse positivo, fino al completo azzeramento del valore dell’ormone beta-hCG.
In questo modo il margine di errore diventa molto piccolo e possiamo stare tranquilli. Un saluto cordiale.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti