Una domanda di: Anna
Sono alla ottava settimana di gravidanza (7+2), ieri anche dalla seconda ecografia è emerso il distacco amniocoriale di 14.11 mm in fase di riorganizzazione. Il ginecologo mi ha prescritto di nuovo il progesterone che avevo sospeso per gli effetti collaterali (nausea forte e problemi digestivi ) e del magnesio. Avendo io 37 anni, ha aggiunto anche la cardioaspirina che non vorrei assumere. Oggi sono stata molto male e non riesco a bere, ho chiesto se potessi evitare il progesterone e mi ha dato l’ok, lasciando però il magnesio.
Vorrei sapere quanto rischio non assumendo il progefik 200 ovuli e se questo distacco si potrà risolvere naturalmente o se rischio di peggiorare. Per riposo in questo periodo che si intende? Non mi ha parlato di riposo assoluto, ma di riposo. Fino ad oggi, senza progefik non ho avuto nausea così forte, come posso sapere se è il progesterone oppure un fenomeno legato all’ottava settimana? Ultima domanda, posso evitare la cardioaspirina? Non ho problemi di sangue, sono bradicardica e cerco di assumere pochi medicinali in generale. Grazie mille.

Augusto Enrico Semprini
Cara Anna,
nel rispondere a queste lettere progesteroniche sono sempre un poco in difficoltà perché è mia convinzione che non vi sia alcuna evidenza di utilità di questi supplementi, come più o più volte ho affermato. Può controllare la concentrazione di progesterone nel sangue per evidenziare se risulta nella norma, e con questo dato non assumere supplementi con animo tranquillo. Le piccole zone di distacco sono sempre fisiologiche perché accompagnano il rimaneggiamento della placenta ovvero la sua riduzione da una placentazione su tutta la superficie del sacco gestazionale alla zona di placentazione definitiva. In termini corretti si parla di chorion laeve, quello che se ne va, e chorion frondosum quello che si abbarbica alla parete uterina dando forma alla placenta definitiva. Questa è la mia visione ma vi è grande rispetto per l'opinione del suo curante anche se sono convinto che solo i dati scientifici devono guidare le scelte cliniche per tranquillità del medico e della paziente di fare la cosa giusta. Per quanto riguarda il riposo, significa semplicemente non affronatare strapazzi ma non certo stare a letto. Può cioè condurre una vita normale senza eccessi. Cordialmente.
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