C’è relazione tra età (avanzata) dei genitori e rischio di autismo?

Dott. Leonardo Zoccante A cura di Leonardo Zoccante - Dottore specialista in Psichiatria Pubblicato il 11/01/2021 Aggiornato il 11/01/2021

Non è ancora chiara l'origine di un Disturbo dello spettro autistico, tuttavia sono stati identificati alcuni fattori predisponenti tra cui si ipotizza potrebbe esserci l'età paterna avanzata.

Una domanda di: Silvia
Buongiorno,
scrivo per chiedere conferma o smentita della correlazione tra l’età dei
genitori e autismo nei loro figli. Ho 41 anni e il mio compagno 60, stiamo
valutando se affrontare una gravidanza, ma temiamo i rischi correlati;
quello che tra questi ci spaventa di più è l’autismo, perché non
diagnosticabile. Vorremo quindi sapere se è vero che la nostra età e la
reciproca ampia differenza può essere uno dei fattori favorenti. E quindi
se è un azzardo procedere in una gravidanza.
Grazie.
Leonardo Zoccante
Leonardo Zoccante

Gentile Signora Silvia,
i Disturbi dello Spettro Autistico (Autism Spectrum Disorders, spesso abbreviati in ASD) rappresentano condizioni di sviluppo atipico con particolare compromissione nelle funzioni di gioco, di comunicazione e nelle abilità di interazione sociale; interessano generalmente l’1% dei nuovi nati. Come del resto accade per molti altri disturbi neurologici dell’infanzia, anche degli ASD non è ancora chiara l’eziologia. Si annoverano tuttavia alcuni fattori predisponenti che possono essere alla base di una più alta probabilità di insorgenza del disturbo in età evolutiva: si tratta di fattori che sono stati a più riprese identificati, ad esempio, nella prematurità alla nascita e nell’inquinamento ambientale. Recentemente in letteratura si è dibattuto sul possibile ruolo giocato dall’età dei genitori al momento del concepimento, in particolare quando sia superata l’età dei 40 anni. In passato erano già state poste correlazioni tra l’avanzamento dell’età materna in particolare e la prevalenza di disturbi neurologici in età pediatrica. Sembrerebbe infatti che, al procedere dell’età dei genitori, possa associarsi un rischio di alterazioni a carico di alcuni geni in relazione al fenomeno della “senescenza telomerica”, vale a dire il progressivo accorciamento delle estremità cromosomiche. In relazione al quesito da Lei posto, esistono alcuni studi scientifici che attribuiscono a tal proposito all’età paterna avanzata un maggior contributo alla suscettibilità individuale. Questo però non esclude che le atipicità di sviluppo, compresi i Disturbi dello Spettro Autistico, possano verificarsi anche in famiglie con genitori giovani. Non essendo ancora noti tutti i fattori che concorrono a modificare il rischio individuale del nascituro, da alcuni anni l’Istituto Superiore di Sanità ha istituito un network di centri italiani dedicati alla valutazione dei profili di sviluppo già a partire dai primi mesi di vita. Questo consente il monitoraggio delle popolazioni maggiormente a rischio e, nel caso di comparsa di segni riconducibili ad un Disturbo dello Spettro Autistico, di formulare diagnosi molto precoci e di indirizzare correttamente le famiglie, in modo da contenere il più possibile gli effetti disabilitanti del disturbo, permettendo così ad una coppia in età avanzata come Lei e il suo compagno di affrontare con maggior serenità questo importante passo. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo di 17 mesi che vuole mangiare solo pane e frutta

04/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Chiara Boscaro

A un bambino che si rifiuta di mangiare la maggior parte dei cibi che gli vengono proposti non deve essere data come alternativa nutrirsi con snack di vario tipo. Bisogna invece rimanere fermi nella decisione di continuare a proporgli solo quanto è giusto assuma per crescere bene.   »

Bimba di due anni che da quando va al nido si ammala spesso (e prima mai)

04/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Ripetute infezioni virali sono lo scotto che i bambini devono pagare quando iniziano a frequentare il nido o la scuola materna. Ma queste malattie non devono preoccupare, ma essere giudicate, oltre che accadimenti normali, anche un allenamento utile allo sviluppo di difese immunitarie efficienti.   »

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Fai la tua domanda agli specialisti