Cervice accorciata in 29ma settimana: che fare?

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 31/05/2023 Aggiornato il 31/05/2023

Quando il collo dell'utero si accorcia molto prima del termine della gravidanza, si pone il rischio di parto prematuro: non c'è niente che lo possa scongiurare, neppure il riposo (che infatti non tutti i medici consigliano).

Una domanda di: Filippo
Buongiorno Dottore, le identifico la situazione della mia compagna.
Il 20 Aprile abbiamo fatto una visita ed è stata trovata una cervice lunga 2,2 cm con funneling a V. Il ginecologo ci ha prescritto progesterone da 200 ma ha detto di condurre una vita normale (siamo andati in giro, passeggiate, uscite fuori, rapporti sessuali). Il 20 Maggio, a 29 settimane, abbiamo rifatto la visita e la cervice era lunga 6 mm, la mia compagna è stata ricoverata per tenerla in osservazione e ha fatto le punture di bentalan per la respirazione polmonare del piccolo. Nessun tracciato dava segni di contrazioni, tampone vaginale e analisi tutto ok, quindi è stata dimessa.
Adesso è a casa sul divano/letto a riposo facendo passare più tempo possibile. Cosa possiamo fare? Dobbiamo solo sperare? Inoltre è giusto pensare che abbiamo sottovalutato la cosa e il medico è stato troppo superficiale?

Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Caro Filippo,
la condotta clinica è stata, a mio avviso, impeccabile. È stato preparato il bambino nel caso si rompesse il sacco o si innescasse un travaglio e non vi sono farmaci di provata utilità in queste situazioni.
Si può pensare a una debolezza strutturale del collo dell’utero che in una successiva gravidanza può essere rinforzata da un cerchiaggio.
In alcuni casi il medico può ricorrere a cerchiaggio anche in questa fase di gravidanza.
Le informazioni che l’ecografia fornisce sono importanti ma non sono tutto perché la valutazione digitale del collo dell’utero durante la visita ostetrica può fornire informazioni molto rilevanti per prognosticare il prosieguo della gravidanza.
Per fortuna questo problema si presenta in epoca tardiva quindi il bambino è già grande e maturo ma spesso le cervici fanno così ma poi le gravidanze arrivano tranquillamente a termine.
Vi sono aspetti discordanti sull’utilità del riposo e io faccio parte dei medici che è convinto che il riposo non sia di grande aiuto e sacrifichi molto la gestante.
Quindi mi sembra che sua moglie sia seguita molto bene e mi auguro che la mia visione più rassicurante si confermi nelle prossime settimane
Poi ci dirà a che settimana avrà il suo bambino in braccio. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti