Cervice ridotta all’inizio del terzo trimestre: occorre stare in ospedale?

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 24/04/2025 Aggiornato il 16/05/2025

Ogni specialista è chiamato a decidere il tipo di assistenza da prestare, nel caso in cui la gravidanza presenti dei problemi. Secondo il nostro professor Semprini, in presenza di un accorciamento del collo dell'utero, nella maggior parte dei casi il cerchiaggio cervicale è la soluzione idonea.

Una domanda di: Sabrina
Incuriosita dal suo giudizio medico le scrivo. Prima gravidanza cervicometria ridotta con funneling (ricovero ospedaliero dalle 25 alle 30 settimane con protocollo: Bentelan Tractocile e progesterone intramuscolare tutti i giorni + riposo assoluto dalle 30 alla 34 a casa) alla fine ho partorito a 37+4. Ora seconda gravidanza il mio ginecologo mi ha ricoverato a 27 settimane sempre per cervicometria ridotta a 14mm (stesso protocollo effettuato in più tamponi positivi allo streptococco agalactiae, fatto ciclo di antibiotici).
Secondo lui io dovrei effettuare un ricovero fino a 34 settimane almeno per non correre il rischio di un parto pretermine. L’ospedale della mia città non ha una TIN ma solo un buon reparto di rianimazione per adulti. Secondo lei è possibile un ricovero così lungo? Nessuno tiene conto del disagio mentale che può provare una mamma ad essere ospedalizzata così tanto tempo e a lasciare un altro bimbo a casa? Quando potrei ritenermi “fuori pericolo” e pensare di effettuare un riposo a casa?

Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Sabrina,
le do la mia opinione che descrive il modo in cui assisto le mie pazienti. È un’opinione che le do nel pieno rispetto delle scelte cliniche dei colleghi che l‘hanno in cura, s'intende.
In caso di accorciamento del collo dell’utero in nove casi su dieci pratico un cerchiaggio cervicale, cioè chiudo il collo dell’utero con una fettuccia di materiale biocompatibile che possa essere lasciato in sede fino al termine di gravidanza. Quando il cerchiaggio ha dato buon esito, ho avuto un solo fallimento in 40 anni, lo lascio in sede per una prossima gravidanza, in modo da non dover espletare un nuovo tempo chirurgico perché comporta un rischio di rottura del sacco, la possibilità di innescare il travaglio, un rischio infettivo ed un rischio emorragico. Non ho mai avuto queste complicanze in circa 200 procedure ma questo può spiegare la riluttanza di altri colleghi nell’esporre una paziente a questi rischi. Non ritengo che il riposo sia un elemento che riduca la possibilità di un ulteriore accorciamento del collo dell’utero quindi non chiedo riposo alle mie pazienti e purtroppo non vi sono studi scientifici che ci aiutino a capire quale di queste indicazioni sia quella corretta. Secondo me l’aspetto gravitazionale è quasi irrilevante e capisco il disagio emotivo soprattutto in una donna che ha già un bambino da accudire. La presenza di terapia intensiva neonatale dà una sicurezza aggiuntiva ma nella sfortunata ipotesi di un parto prematuro un trasferimento con mezzi adeguati non modifica la prognosi del prematuro. Non mi preoccupo dello streptococco, germe presenze nella sua nicchia biologica che sono vagina e retto. Già è stato trattato ma avrà bisogno di un trattamento al parto, anche se prima del parto il tampone batteriologico risultasse negativo. Queste sono le istanze aperte su cui vede che vi sono diverse alternative assistenziali e io rimango a sua disposizione per tutti i chiarimenti che potesse ritener utili per prendere una decisione.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Sullo stesso argomento

Feto di lunghezza inferiore alla media

29/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Arianna Prada

La lunghezza fetale è una stima molto approssimativa, quello di cui i medici tengono conto è la lunghezza delle ossa lunghe che, se è nella norma, non desta preoccupazione.   »

Contrazioni uterine e ricovero in ospedale: è pericoloso tornare a casa?

11/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il morale è a terra e l'accumulo di stress insostenibile può essere opportuno firmare per essere dimesse dall'ospedale anche se i medici sono di parere contrario, a patto ovviamente di ritornarvi al primo segnale di allarme.   »

Ventricolomegalia del feto: peggiorerà?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

Fare previsioni, soprattutto da remoto, su quello che accadrà nello sviluppo del feto non è possibile: quando si hanno dubbi al riguardo è opportuno esporli al medico che esegue l'ecografia.   »

Contrazioni uterine e ricovero in ospedale: è pericoloso tornare a casa?

11/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il morale è a terra e l'accumulo di stress insostenibile può essere opportuno firmare per essere dimesse dall'ospedale anche se i medici sono di parere contrario, a patto ovviamente di ritornarvi al primo segnale di allarme.   »

Gravidanza e collo dell’utero di 34 mm: c’è da preoccuparsi?

03/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Una cervice che, nonostante abbia subito una conizzazione, nel secondo trimestre di gravidanza misura 34 mm non desta preoccupazione.   »

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti