Che cure per evitare che i bimbi si ammalino all’asilo?

Professor Giorgio Longo A cura di Giorgio Longo - Professore specialista in Pediatria Pubblicato il 06/08/2021 Aggiornato il 06/08/2021

Niente può evitare che nei primi anni di frequentazione di una comunità infantile il bambino manifesti spesso i sintomi di un'infezione respiratoria: tosse e naso che cola, perlopiù. Questa è la norma.

Una domanda di: Francesca
Salve ho 2 bimbi di 22 mesi e 4 anni, tra poco inizieranno l’asilo e prima dell inizio vorrei far fare loro una cura che aiuti a rafforzare le difese immunitarie (visto che nella stagione invernale si ammalano spesso), saprebbe consigliarci qualche prodotto che vada bene ad entrambi? Grazie.

Giorgio Longo
Giorgio Longo

Cara signora se i due bambini sono “sani e belli”, come sono certo siano, è improbabile possano realmente trarre giovare da un supporto farmacologico. Ma se il suo pediatra decidesse diversamente non ci sarebbe nulla di scorretto o da temere. Detto questo, nel primo anno di asilo (e a volte anche dopo) le infezioni respiratorie ricorrenti, caratterizzate da tosse e naso che cola bisogna aspettarsele, diciamo almeno una al mese. A volte senza febbre e solo con tosse, tipicamente prima secca poi catarrale. L’antibiotico raramente è necessario, ma questo va deciso volta per volta dal pediatra curante. Comunque sia in breve sarà il passare degli anni a mettere a posto tutto, mi creda. Dunque che un bambino si ammali spesso dopo l’ingresso in una comunità infantile è la norma che non c’è nulla che possa impedire che accada. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti