Che fare se il pediatra non vuole prescrivere gli esami del sangue?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/05/2018 Aggiornato il 12/05/2018

E' buona norma fidarsi di quello che dice il proprio pediatra di famiglia, tuttavia ci sono circostanze molto particolari in cui può essere opportuno che la mamma gli chieda che il bambino effettui gli esami del sangue che lui non ritiene necessari. Fermo resta che deve trattarsi di una vera eccezione.

Una domanda di: Marina
La ringrazio di cuore per la dettagliata e gentile risposta. La valutazione ematica è ciò a cui avevo immediatamente pensato e mi ero infatti chiesta
come mai un pediatra che non sa cosa possa essere non prescriva delle banalissime analisi del sangue… Devo chiedere comunque a lui la ricetta o
a questo punto forse è meglio che mi muova da sola? Confermo che il mio bimbo ha una pelle molto molto chiara, sembra di porcellana! Vorrei inoltre
aggiungere un altro dettaglio al quale ho pensato solo ora, continuando a documentarmi… io sono da circa 10 anni ipotiroidea e il mio tsh, che era
tenuto sotto controllo durante la gravidanza con continui aggiustamenti del
dosaggio, da quando ho partorito è molto altalenante, a tal punto da passare
quasi di mese in mese dall’ipotiroidismo all’ipertiroidismo. Può
esserci una correlazione tra la mia insufficienza tiroidea e il colorito
giallastro del mio bimbo? Magari la sua tiroide va tenuta sotto controllo.
Grazie ancora.
Buona giornata.

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Cara mamma,
è necessario avere la prescrizione medica per effettuare gli esami del sangue, e in questa prescrizione deve essere indicato il quesito diagnostico, che è poi la motivazione per la quale vengono richiesti. Immagino che possa essere imbarazzante sollecitare una prescrizione su un suggerimento ricevuto via Internet, tuttavia può almeno provare a riparlare con il suo pediatra dell’opportunità di eseguire accertamenti in quanto non si sente tranquilla. In realtà, credo che il collega non le abbia prescritto gli esami del sangue perché esclude la presenza di un problema (e quasi di certo, per fortuna, ha ragione!), ma d’altro canto io comprendo la sua ansia e penso dunque che sia giusto approfondire anche solo per rasserenarla. In alternativa, può sempre chiedere al suo medico di famiglia di farle la prescrizione, anche se con “ricetta bianca”, che significa che dovrà pagare le analisi del sangue che andrà a effettuare. In ultima istanza, come lei ha già ipotizzato, può chiedere il parere di un altro pediatra, privatamente. Anche quest’ultimo le potrà fare però la prescrizione con ricetta bianca. Per quanto riguarda l’alterazione della tiroide di cui mi ha parlato, non credo che vi sia una relazione con l’ingiallimento, del resto il bambino subito dopo la nascita dovrebbe essere stato sottoposto al test di screening relativo all’ipotiroidismo quindi se ci fosse stato un problema di tiroide sarebbe emerso e lei ne sarebbe stata informata subito. Aggiungo che il fatto che il bambino abbia la pelle chiarissima, come lei ora mi ha detto, fa ben sperare che il fenomeno dell’ingiallimento sia legato a questo. Mi tenga aggiornato. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo che inizia a stare in piedi da solo: vanno stimolati i primi passi?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

I primi passi non vanno stimolati, non si deve dunque tenere il bambino per le braccia spingendolo a muoverli. Utile invece dargli la possibilità di appoggio o di scalata, affinché affronti questa tappa secondo i propri tempi e le proprie capacità.   »

Piccolissima con stitichezza: che fare?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

La stipsi nel neonato è una condizione non significativa dal punto di vista medico, quindi non richiede esami o l'impiego di medicine particolari. Per favorire l'evacuazione si possono usare microclismi al miele specifici per l’età,  »

Contraccettivo ormonale a poche settimane dal parto e sanguinamento che non si arresta

09/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

In genere, dopo il parto si consiglia di attendere almeno una o due mestruazioni prima di ricorrere a un metodo contraccettivo ormonale.   »

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Fai la tua domanda agli specialisti