Inappetenza
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 31/07/2013
Aggiornato il 26/03/2025 Risponde: Dottoressa Alessia Bertocchini
Una domanda di: slingesso
Buongiorno dottoressa, le scrivo perché la mia bambina di quasi 13 mesi (li compirà il 2 agosto) successivamente a un periodo di leggera alterazione intestinale (durato 15 giorni), in cui ha mangiato solo in bianco, rifiutava tutti i cibi che non fossero appunto brodo oppure omogeneizzato di pesce e non accettava assolutamente l'introduzione di cibi
nuovi. Da qualche giorno, però (non so se è un caso, ma subito dopo il richiamo per lo pneumococco), rifiuta totalmente il cibo. In questi giorni, in sostituzione della pasta che non vuole più, con molta fatica, sono riuscita a farle mangiare pane e pomodoro, mozzarella e prosciutto, yogurt, omogeneizzato di frutta e gelato. Non soffre di alcuna patologia, unico aspetto da segnalare è una leggera stipsi (ma da quando mangia lo yogurt si è ridotta). Attualmente pesa 9 kg e 200 gr ed è alta 76 cm, ma sono 2 mesi che non aumenta di peso e cresce solo in altezza. Cortesemente, cosa mi consiglia? Grazie.
La prima cosa che le consiglio è di farla visitare alla pediatra per escludere patologie in atto. Dalla faringite (rifiuta il cibo perché ha dolore alla deglutizione), alle infezioni gastrointestinali o urinarie… Se tutto negativo, riprenderà a mangiare nel giro di poco tempo: con il caldo i bambini tendono a mangiare meno. Se la situazione non migliora a breve e si riduce o arresta la crescita va indagata con esami più specifici a partire dalla celiachia (ma non solo).
BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
Il servizio è riservato ai maggiorenni.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.
Sullo stesso argomento
22/05/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Chiara Boscaro Creare un rituale che precede i pasti, mangiare tutti insieme in un'atmosfera serena, farsi aiutare (per quel che si può) in cucina sono strategie che possono favorire un rapporto migliore tra bambino e cibo. »
21/04/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Angela Raimo Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare. »
06/02/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Esistono piccoli accorgimenti che possono essere d'aiuto per indurre il bambino a mangiare alimenti diversi dal latte materno, ma se non funzionano può diventare opportuno fare scelte più drastiche. »
04/11/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Chiara Boscaro A un bambino che si rifiuta di mangiare la maggior parte dei cibi che gli vengono proposti non deve essere data come alternativa nutrirsi con snack di vario tipo. Bisogna invece rimanere fermi nella decisione di continuare a proporgli solo quanto è giusto assuma per crescere bene. »
01/07/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Se il bambino cresce bene, è vivace, reattivo, e ha un armonico sviluppo psicomotorio non è il caso di preoccuparsi se ha gusti molto ristretti per quanto riguarda gli alimenti. »
Le domande della settimana
11/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Claudio Ivan Brambilla Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana. »
10/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Gaetano Perrini L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo. »
03/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Angela Raimo A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso. »
03/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Roberta Levi Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante. »
Fai la tua domanda agli specialisti