Neonata di 6 mesi con i sintomi della sindrome di Sandifer

Dottoressa Alessia Bertocchini A cura di Alessia Bertocchini - Dottoressa specialista in Pediatria Pubblicato il 14/09/2012 Aggiornato il 07/03/2025

Risponde: Dottoressa Alessia Bertocchini

Una domanda di: Pigiama
Buongiorno dottoressa, alla mia bimba di 6 mesi a metà luglio è stata diagnosticata la sindrome di Sandifer. Durante le vacanze, durate circa 15 giorni, i sintomi sembravano essersi attenuati ma ora hanno ripreso a manifestarsi, con la comparsa di alcuni brividi che le vengono quando da sdraiata passa seduta o quando è seduta nel seggiolone. Inoltre, da 2 settimane abbiamo iniziato la prima pappa. Prende Limpidex, Gastrous, ed Enavitamin. Cosa mi suggerisce? Grazie mille

La sindrome di Sandifer è una malattia distonica parossistica del movimento associata a reflusso gastro-esofageo. Gli esami neurologici sono di solito normali. Come si ritrova in Letteratura, in assenza di indicazioni chiare sul reflusso gastro-esofageo, è facile sbagliare la diagnosi scambiandola con gli spasmi infantili, la distonia parossistica o l’epilessia. La diagnosi precoce della sindrome è essenziale, in quanto il trattamento efficace del reflusso gastro-esofageo (con una terapia farmacologica o un intervento chirurgico) comporta la risoluzione dei disturbi di movimento. La prognosi è buona. La faccia seguire da un gastroenterologo, ma se non migliora con la terapia in atto chieda una consulenza anche neurologica per le diagnosi differenziali del caso. 

BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
Il servizio è riservato ai maggiorenni.


Chiedilo a BimbiSani&Belli

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Sullo stesso argomento

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Reflusso silente in un bimbo di tre mesi: non ci sono cure?

26/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Esistono farmaci che possono controllare il reflusso silente (e che devono essere prescritti dal pediatra) tuttavia, a prescindere dalle medicine, osservare alcuni accorgimenti specifici di fatto può essere di aiuto.   »

Bimba di 4 mesi che ha iniziato a respingere il latte

19/12/2022 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Non è raro che i lattanti a un certo punto dimostrino meno interesse per le poppate, senza che questo sia automaticamente segno di qualcosa che non va. Quello che conta e che non si verifichino perdite di peso.   »

Bimbo che mangia troppo (di notte)

05/10/2020 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'introduzione della seconda pappa, quella della sera, dovrebbe, almeno in linea teorica, saziare il bambino,favorendo l'abbandono della poppata notturna.  »

Bimba di cinque mesi che rigurgita spesso

18/05/2020 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Vomiti e rigurgito, anche se spiacevoli, non sono significativi dal punto di vista medico, se non interferiscono sulla crescita né disturbano in modo particolare il bambino.   »

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti