Cisti dei plessi corioidei rilevata dall’ecografia

Professor Giovanni Battista Nardelli A cura di Giovanni Battista Nardelli - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 10/01/2022 Aggiornato il 10/01/2022

La presenza di una cisti nei plessi coriodei può non essere la spia di un problema: vale soprattutto quando, grazie a indagini mirate, si esclude la trisomia 21.

Una domanda di: Eleonora
Sono alla sedicesima settimana. Alcuni giorni fa, ho fatto una eco di controllo e il dottore ha visto nella testa della bambina una cisti del plesso corioideo di 6 mm nella parte sinistra. Premetto che la gravidanza è sorta tramite PMA, ho trasferito una blasto di categoria A congelata, che ha attecchitto subito, ho fatto la TN e prenatal safe del cariotipo e tutti i valori sono risultati negativi quindi la bambina è sana. Il dottore infatti mi ha detto di stare tranquilla e di non fare l’amniocentesi e che secondo lui entro la 25ma settimana questa cisti si riassorbirà. E’ davvero così? Posso stare tranquilla o è meglio che chiami il mio ginecologo e mi sottoponga a un esame più specifico? Grazie mille.

Giovanni Battista Nardelli
Giovanni Battista Nardelli

Gentilissima Signora, i plessi corioidei producono il liquido cefalo-rachidiano (o cerebro-spinale) in tutti i soggetti e la presenza di cisti è espressione della funzione ed è di riscontro frequente anche in feti sani. Se il test del DNA Fetale ha escluso la trisomia 21 direi che non c’è da avere alcuna paura. Effettui comunque i controlli secondo il quanto le verrà indicato. Molto cordialmente.

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