Cisti del dotto tireoglosso: va rimossa o no in un bimbo di due anni?

Dottoressa Alessia Bertocchini A cura di Dottoressa Alessia Bertocchini Pubblicato il 01/09/2021 Aggiornato il 06/09/2021

L'intervento chirurgico è l'unica opzione in caso di cisti del dotto tireoglosso, la discussione è su "quando" effettuarlo.

Una domanda di: Katia
Un anno fa è stata riscontrata al mio bimbo una ciste
del dotto tireoglosseo di circa 9/10 mm. Alcuni medici mi dicono di
operare subito, altri di lasciarlo tranquillo e aspettare che sia più
grande tenendolo sotto controllo. Il bambino ora ha 2 anni e 5 mesi, finora
la cisti non gli ha mai creato problemi. Dati i vari pareri discordanti non
riesco a capire cosa sia meglio fare, il mio terrore è soprattutto per l’anestesia
totale dato l’età. Potrebbe gentilmente darmi un suo parere,
ringraziandola anticipatamente le porgo cordiali saluti. P.s. La tiroide da
ecografia è in sede ed è a posto.
Dottoressa Alessia Bertocchini
Dottoressa Alessia Bertocchini

Gentile signora,
innanzi tutto va detto che la cisti del dotto tireoglosso una volta diagnosticata di sicuro va operata, perché è un residuo embrionale che non si è riassorbito. Dunque, ripeto, va operata e non è l’intervento in discussione: tutti i chirurghi pediatri concordano sull’opportunità di effettuarlo. La discussione è sul “quando” eseguirlo. In caso di ripetute infezioni va fatto il prima possibile, a prescindere dall’età del bambino. Se invece non dà problemi è da operare sì, ma non urgentemente. Si può quindi programmare con calma l’intervento. Nel caso del suo bimbo non c’è dunque alcuna fretta: in casi come questo basta tenere monitorata la situazione con ecografie da effettuare a intervalli regolari. Se dovessero però iniziare a comparire infezioni, dopo aver somministrato l’antibiotico e averle curate occorre prendere in considerazione a breve l’intervento. La possibilità di degenerazione maligna c’è ma è talmente rara da non meritare di essere presa in considerazione. Riassumendo, non c’è urgenza di operare il suo bambino, l’intervento può essere pianificato nel tempo, secondo quanto riterrà opportuno il chirurgo pediatra. Se però la situazione dovesse cambiare rispetto a ora e dovessero svilupparsi infezioni occorrerà valutare la possibilità di intervenire presto per evitare fistole, maggiori complicazioni durante l’intervento e un maggiore rischio di recidive. Le infezioni si evidenziano con tumefazione, rossore e, a volte, presenza di pus: questi segni vanno sempre sottoposti tempestivamente all’attenzione del pediatra curante. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti