Cisti del dotto tireoglosso in una bimba di due anni: si deve operare?

Dottoressa Alessia Bertocchini A cura di Dottoressa Alessia Bertocchini Pubblicato il 30/05/2023 Aggiornato il 04/06/2023

Le cisti del dotto tireoglosso vanno sempre rimosse chirurgicamente, quando farlo dipende dal numero di infiammazioni a cui vanno incontro. La decisione spetta comunque al chirurgo pediatra.

Una domanda di: Mara
Hanno appena diagnosticato una cisti del dotto tireoglosso di 11 mm a mia figlia, 25 mesi. So che si deve intervenire in caso di infiammazioni ricorrenti. Lei nell’ultimo periodo ha la cute sovrastante la cisti arrossata, specialmente nella porzione inferiore (allego foto). Non ha febbre, dolore, gonfiore o edema. È da considerarsi un episodio infiammatorio da trattare (con FANS e antibiotico?) o semplicemente trattasi di reazione cutanea visto che la cisti si trova al davanti dell’ osso ioide all’ interno della piega del collo? Non vorrei sottostimare questa reazione, e sapere quando si deve operare. Cosa mi consiglia di fare? Grazie infinite in anticipo.
Dottoressa Alessia Bertocchini
Dottoressa Alessia Bertocchini

Gentile signora, ho visto la foto che mi ha inviato e in effetti mi sembra ci sia uno stato flogistico (infiammatorio) in atto, almeno allo stadio iniziale (non posso toccare ma probabilmente la zona è anche calda). Se la manifestazione dovesse peggiorare bisogna senz’altro somministrare l’antibiotico perché spesso ci troviamo di fronte a un processo infettivo di origine batterica. Detto questo certamente è opportuno l’intervento chirurgico di rimozione, che non è urgente a patto però che non ci siano infezioni ricorrenti. In quest’ultima eventualità diventa invece necessario procedere molto prima. Di certo la cisti in questione da sola non se ne va: prima o poi si deve intervenire, anche per evitare eventuali complicazioni gravi, ovvero degenerazioni maligne che se è vero che sono molto rare lo è altrettanto che sono possibili. QUANDO fare l’intervento dipende strettamente dal numero di infezioni. Se sono frequenti occorre operare abbastanza presto, se invece sono poco numerose si può aspettare. Comunque, ripeto, prima o poi l’operazione va fatta. Va detto che si deve operare quando non c’è uno stato infiammatorio in atto. Le consiglio comunque di far valutare la situazione dal suo pediatra, anche per farsi prescrivere eventualmente l’antibiotico, e poi da un chirurgo pediatra al quale spetta stabilire quando effettuare l’intervento. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza biochimica: che cos’è?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La gravidanza biochimica non è altro che una gravidanza che inizia ed è testimoniata dal test positivo, quindi dalla presenza dell'ormone beta-hCG nel sangue o nelle urine, ma poi si spegne prima che sia rilevabile dall'ecografia.  »

Sintomi di cistite che non passano da mesi: cosa può essere?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

A fronte di disturbi urinari importanti, per prima cosa si devono effettuare urinocoltura e tampone vaginale. Una volta esclusa la responsabilità di un agente infettivo, come per esempio la Clamidia, si può pensare alla cistite interstiziale.   »

Arrosticini e paura di aver contratto la toxoplasmosi

22/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

La carne può essere un veicolo di trasmissione del toxoplasma, ma questo vale solo se è poco cotta. Se viene cucinata a una temperatura superiore ai 70 gradi il rischio viene scongiurato.   »

Sanguinamento in 9^ settimana: serve il riposo assoluto?

20/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Il riposo assoluto nelle prime settimane di gravidanza, prescritto a fronte di un sanguinamento, non ha alcuna utilità e non influisce sull'andamento della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti