Cisti mediana del collo in bimbo di 10 mesi: che fare?

Dottoressa Alessia Bertocchini A cura di Alessia Bertocchini - Dottoressa specialista in Pediatria Pubblicato il 23/11/2022 Aggiornato il 23/11/2022

L'intervento chirurgico per la rimozione di una cisti si può fare solo nel momento in cui non è più infetta.

Una domanda di: Carmen
Salve ho un bambino ora ha 10 mesi, quando aveva 7 mesi siamo stati 12 giorni all’ospedale per questa ciste mediana che abbiamo scoperto solo quando ci hanno ricoverati, per infiammazione e infezione. Lo hanno operato, l’hanno tagliato un pochino per togliere il materiale infetto. Non so come procedere i medici dicono di aspettare per l’intervento l’anno prossimo ad agosto, quando mio figlio avrà 1 anno e mezzo.
Dottoressa Alessia Bertocchini
Dottoressa Alessia Bertocchini

Cisti mediana del collo o cisti del dotto tireoglosso. Dalla storia ha avuto una infezione locale drenata chirurgicamente, in fase acuta non è stata asportata la cisti ma solo drenato l’ascesso quindi dovrà subire intervento chirurgico di asportazione e i medici hanno suggerito di aspettare qualche mese per far crescere il collo del bambino e di farlo in estate quando il rischio infettivo per le vie aeree è più basso. La complicanza più frequente sono le infezioni ricorrenti della cisti quindi la decisione di operare dipende dal numero delle infezioni. Più sono frequenti prima va tolta, ma si rimuove sempre quando non infetta. Se ora è tumefatta con cicatrice infiammata potrebbe essere un inizio di nuova infezione locale pertanto la faccia vedere subito per capire se necessario iniziare una cura con antibiotico per bocca, poi alla luce dell’andamento delle infezioni programmeranno la rimozione chirurgica per quando risulterà palpabile ma non infetta. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti