Cisti ovariche: c’è da preoccuparsi?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 13/07/2020 Aggiornato il 13/07/2020

Le cisti ovariche possono avere varie dimensioni: più sono piccole meno problemi possono dare.

Una domanda di: Rosy
Salve, volevo sapere se c’è da preoccuparsi per la presenza di cisti ovariche, sul lato destro di 17 mm e sul sinistro non mi ricordo la dimensione. Ma era stato fatta un’ ipotesi di
ciste ovaio sinistro oppure coagulo di sangue perché feci l’ecografia a fine ciclo mestruale. Stamattina ho fatto di nuovo l’ecografia, la prima ecografia è stata nel mese di ottobre 2019, se non erro.
Mi chiedevo se la causa della loro formazione potessero essere i rapporti sessuali protetti e volevo sapere se c’è da preoccuparsi oppure occorre soltanto fare
una terapia necessaria per queste cisti.
Grazie e buona giornata.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, cerco di risponderle anche se mi pare strano che le sia stata diagnosticata una cisti ovarica di soli 17 mm…presumo lei sia in età fertile visto che mi parla di rapporti protetti e ciò significa che le sue ovaie ogni mese dovrebbero produrre dei follicoli che arrivano ad avere un diametro di circa 20 mm prima dell’ovulazione…è quindi un buon segno trovare dei follicoli in via di sviluppo: significa che le sue ovaie stanno facendo il loro lavoro!
Le cisti ovariche possono essere di varie dimensioni, chiaramente maggiore è la loro dimensione, più ci preoccupano in quanto potrebbero comportare delle complicanze come ad esempio la torsione dell’ovaio, che si manifesta con dolori pelvici improvvisi e importanti come quelli di un’appendicite acuta.
Direi che non ci sono nessi tra i rapporti protetti e lo sviluppo delle cisti…in realtà non sappiamo esattamente come mai si formino e in base al volume e all’aspetto ecografico ci si regola per tenerle monitorate ulteriormente.
In alcuni casi si propone la pillola estro-progestinica come trattamento delle cisti ovariche perché si presume che, mettendo l’ovaio a riposo dal punto di vista funzionale, la cisti sia facilitata nel riassorbirsi più rapidamente,
Non mi è chiaro se a lei sia stata prescritta qualche terapia farmacologica o soltanto un monitoraggio ecografico a distanza per avere indicazioni sull’evoluzione di queste cisti. In ogni caso, mi sento di rincuorarla sul fatto che con ogni probabilità le sue ovaie sono perfettamente in salute.
Spero di esserle stata di aiuto, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

 

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti