Una volta escluso un problema al fegato, si può pensare che il colorito giallognolo sia dovuto all'assunzione continua di ortaggi ricchi di carotenoidi.
Una domanda di: Serena
Buongiorno, da circa un mesetto il mio bambino di 7 mesi ha cambiato colorito, prima era bianco ora è più giallo soprattutto il suo naso e l’arcata sopraccigliare, premetto che sclere e mucose sono bianche e che ha fatto esami del sangue in cui la birilubina risultava nella norma… A seguito di un’ influenza risultava solo l’ALT a 96 (5-35) , proprio dopo quest influenza ha cambiato colore. Non so cosa pensare.
Grazie.
Leo Venturelli
Cara signora,
a volte un cambiamento del colorito del viso, che appare giallognolo anziché bianco-rosato, non ha alcuna relazione con una malattia né con la convalescenza dalla stessa, ma dipende più banalmente dall’alimentazione. Se abitualment offre al suo bambino carote e zucca è possibile che il giallognolo che riferisce si dovuto a questi due ortaggi ricchi di carotenoidi. I carotenoidi sono pigmenti che hanno la proprietà di diffondersi nel tessuto sottocuteneo conferendo alla pelle un colore caratteristico. La mia ovviamente è solo un’ipotesi, perché non so praticamente nulla del bambino e non ho modo di visitarlo. Se lei pensa che la mia idea possa essere corretta basterà ridurre la presenza dei due ortaggi nelle pappe per superare il problema, in caso contrario dovrà senz’altro consultare nuovamente il suo pediatra per fare il punto della situazione ed eventualmente, sulla base delle considerazioni che il collega farà, ripetere gli esami. Cordialmente.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
Ti potrebbe interessare anche:
22/04/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli
Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco... »
22/04/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Faustina Lalatta
Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune, »
16/04/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Faustina Lalatta
Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina. »
08/04/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori
Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi. »
08/04/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori
Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte. »
04/04/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Giovanni Battista Nardelli
Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi. »
02/04/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Giorgio Longo
È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione. »
Fai la tua domanda agli specialisti