Come cambiano le pappe mese dopo mese?

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 28/03/2021 Aggiornato il 28/03/2021

Dallo svezzamento in avanti il bambino dovrebbe mangiare come il resto della famiglia, a patto che l'alimentazione di tutti sia davvero sana (varia, ben bilanciata, povera di grassi animali, senza eccessi in particolare rispetto alle proteine).

Una domanda di: Giada
Ho un bimbo di sei mesi , volevo consigli per
le pappe, come cambiano di mese in mese .

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Gentile signora, da tempo ormai è stata abbandonata l’idea che il bambino debba essere svezzato secondo uno schema rigido, costituito anche da progressivi cambiamenti nello schema dietetico. Viene incoraggiato uno svezzamento che gli consenta di assaggiare il prima possibile tutto quello che mangiano gli altri componenti della famiglia, con buon senso, si intende, ovvero se l’alimentazione di tutti è sana, ben bilanciata nei nutrienti. Al riguardo va detto che l’arrivo di un bambino dovrebbe essere l’occasione per tutta la famiglia di iniziare a mangiare in modo sano. In generale, anche con il bambino non bisogna eccedere con le proteine, la carne va alternata al formaggio, all’uovo, ai legumi e non va associata nello stesso pasto ad altre proteine di origine animale. La quantità di cibo giusta è quella che il bambino dimostra di gradire: questo significa che non si deve mai insistere affinché mangi quando appare sazio o, comunque, rifiuta di continuare a inghiottire quello che gli è stato messo nel piatto. L’imperativo categorico deve essere “varietà”, cioè al bambino vanno offerti alternativamente tutti gli alimenti. L’importante è che non si tratti di pietanze elaborate e fritte. I dolci non vanno offerti, così come è meglio non aggiungere né sale né zucchero, per condire va usato l’olio extra-vergine d’oliva. Le verdure andrebbero cotte a vapore. La frutta va bene a merenda, anche associata allo yogurt. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti