Come e quando la prima pappa?

Dottor Leo Venturelli A cura di Dottor Leo Venturelli Pubblicato il 03/01/2021 Aggiornato il 03/01/2021

Ci sono alcune semplici regole che può essere utile rispettare per iniziare bene lo svezzamento.

Una domanda di: Emanuela
Salve! Sono una mamma che vive in Inghilterra e qui non c’è il pediatra come in Italia quindi ho bisogno di un po d’aiuto per quanto riguarda lo svezzamento. Il mio bambino ha poco più di 5 mesi e riesce a sedersi e tenere la testa dritta, quando lui vede che mangio qualcosa mi fissa e vuole prendere tutto con le mani. Mi hanno detto che però, devo aspettare i 6 mesi prima di iniziare con lo svezzamento. Mi chiedevo quale fosse il primo pasto da dare al mio bambino.
Leo Venturelli
Leo Venturelli

Gentile mamma, non è tassativo arrivare al sesto mese compiuto, l’importante è non avere la fretta di iniziare, se il piccolo accetta ancora bene il latte.
Le riporto qui sotto la scheda che do alle mamme dei miei piccoli pazienti, a inizio svezzamento, in cui troverà alcune informazioni utili oltre a un esempo di schema alimentare.
* Definiamo lo svezzamento come quel momento in cui si passa da una alimentazione completamente lattea (latte materno o, in sua assenza, latte formulato) ad una alimentazione … mista, latte e cibi solidi. Lo svezzamento dovrebbe essere definito, in maniera più corretta, alimentazione complementare perché l’introduzione di cibi solidi serve a completare (oseremo dire “arricchire”) l’alimentazione a base di latte che il bambino assume (in realtà il termine corretto sarebbe lattante, cosi viene definito un bambino di età inferiore ai 12 mesi e superiore ai 28 giorni).
* Le linee guida e l’OMS consigliano di iniziare lo svezzamento non prima dei 4 mesi e non dopo i 6 mesi di vita. Le regole, però, hanno sempre delle eccezioni. Se il bambino è allattato al seno, si può introdurre cibo solido anche al sesto mese o poco oltre. La regola generale per introdurre il cibo solido è quando è pronto il bambino, cioè rispettando i suoi tempi. Cerca di metterlo a tavola insieme a voi (servirà anche per quando sarà più grande). Lo svezzamento e più in generale l’alimentazione in tutta l’età pediatrica, per noi pediatri, assume un valore soprattutto “preventivo”. Le malattie dell’adulto, legate ad una alimentazione non corretta, sembrano avere origine proprio nella prima infanzia.
La prima pappa si introduce di solito sostituendo la poppata di mezzogiorno con una pappa completa e non con una pappa dolce, perché più corretta dal punto di vista nutrizionale ed anche perché il bambino ha già un gusto “innato” per il dolce e si deve abituare a gusti diversi. All’inizio preparerai un “piatto unico” la cui consistenza dipenderà dai gusti del piccolo. La base fondamentale di questa pappa è costituita da:
• brodo vegetale (all’inizio costituito da patate, carote e zucchine) con o senza passato di verdure: 180 grammi circa
• cereali (crema di riso o di mais e tapioca): 3 cucchiai
• olio di oliva extravergine: 2 cucchiaini
• aggiungi poi carne 10 grammi o formaggio tipo crescenza 20 grammi. Il parmigiano reggiano stagionato non deve essere aggiunto a questa pappa se usi la carne, ma può essere l’alternativa alla carne stessa, in una quantità di 10 grammi. Se lo aggiungessimo sempre assieme alla carne, avremmo un eccesso di proteine. Il brodo verrà aggiunto alla crema di riso ed a crudo verrà messo l’olio extravergine.
La frutta è importante già a questa età e puoi offrirla inizialmente grattugiata (se si preferisce la comodità, vanno bene anche gli omogeneizzati di frutta possibilmente senza zuccheri e conservanti aggiunti)
Come si prosegue. A sei mesi e mezzo introduci una seconda pappa, alla sera. Potranno essere usate pastine al glutine e si continuerà con l’offerta di cereali vari, riso e semolino. Ovviamente vanno anche inserite frutta e verdure, queste ultime passate. Qualche settimana dopo possono essere offerti i legumi, anche questi passati, da usarsi in alternativa alla carne o al formaggio. Ricorda che l’accettazione dei vari alimenti può essere influenzata dall’epoca (età) di introduzione. In poche settimane potrai introdurre nell’alimentazione tutti i tipi di cibo con un graduale e continuo inserimento di nuovi alimenti.
E quali cibi sono da evitare?
C’è un tempo per ogni cosa, non va mai dimenticato! Il bambino ha tutta la vita davanti, non si deve fare l’errore di bruciare le tappe, neanche per quanto riguarda l’avvicinamento a nuovi alimenti. Per questo all’inizio sono da evitare i cibi molto lavorati, i cibi piccanti, i cibi eccitanti (cioccolata, caffè…) o gli alimenti industriali non specificatamente prodotti per bambini più piccoli di un anno. Assolutamente da escludere sono poi tutte le bevande zuccherate.
Regole da rispettare sempre
1. Non forzare! Se il bambino non accetta i nuovi sapori, attendere 2-3 giorni, poi riprovare.
2. Non usare trucchi. Il bambino deve imparare che esiste un pasto dolce (latte) ed uno “sapido” (pappa). E’ altamente diseducativo e scorretto usare trucchetti tipo: aggiungere zucchero, mettere la frutta davanti al cucchiaino di pappa, mischiare il liofilizzato al latte, etc.
3. Non aggiungere mai sale
4. Non aggiungere zucchero
5. Usare il cucchiaino per la pappa, MAI il biberon
6. Offrire sempre acqua al pasto
7. Introdurre nuovi alimenti, in modo graduale
8. Scegliere la consistenza della pappa secondo il gusto del bambino
9. Se mostra di avere ancora fame, aumentare le quantità di passato di verdure e/o dei cereali, non quelle della carne !!
10. Non far “assaggiare” cibi elaborati dal piatto di mamma e papà!

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti