Come si calcolano i giorni fertili?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 13/05/2020 Aggiornato il 18/05/2020

Il periodo fertile si individua, sia pure in modo approssimativo, prendendo in considerazione la data d'inizio dell'ultima mestruazione.

Una domanda di: Teresa
Salve vorrei sapere con esattezza come si fa a calcolare i giorni fertili, cioè devo iniziare dal primo giorno del ciclo? Grazie.
Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile lettrice,
in un ciclo di 28 giorni, in linea teorica il periodo fertile può essere collocato tra il nono e il quattordicesimo giorno, che si contano come lei correttamente ha supposto, a partire dalla data di inizio dell’ultima mestruazione. Quindi se la sua ultima mestruazione fosse iniziata, poniamo, il primo maggio e il suo ciclo – intervallo tra l’inizio di una mestruazione e l’inizio di quella successiva – fosse di 28 giorni il suo periodo fertile potrebbe essere iniziato il 9 maggio e potrebbe terminare domani 14 maggio. In realtà è solo nel giorno dell’ovulazione – che appunto ha la durata di circa 24 ore – che può avvenire il concepimento tuttavia il periodo fertile si protrae per più giorni perché gli spermatozoi maschili possono vivere nel corpo della donna fino a 5 giorni (a volte addirittura fino a sette): questo significa che se anche il rapporto sessuale avviene tre o quattro giorni prima del giorno dell’ovulazione è possibile che la gravidanza abbia comunque inizio. Il periodo fertile è segnalato dalla comparsa del muco fertile che però non tutte le donne sono in grado di riconoscere o al quale non tutte prestano attenzione. Il muco fertile è una secrezione trasparente e filante che serve a favorire il cammino degli spermatozoi verso le tube, dove avviene il concepimento. Tenga presente comunque che una donna di 30 anni ha circa il 25-35% di probabilità di dare inizio a una gravidanza per ogni ovulazione e che tre rapporti sessuali alla settimana, se la coppia è giovane e sana, sono più che sufficienti a garantire l’inizio di una gravidanza entro massimo un anno di tentativi, senza che vi sia bisogno di fare tanti calcoli relativi al periodo fertile. Le consiglio di cominciare fin da subito, se già non lo sta facendo, ad assumere l’acido folico, che protegge il feto dal rischio di gravi malformazioni (spina bifida): la dose è di 400 microgrammi al giorno, dall’inizio della ricerca della gravidanza fino alla fine del primo trimestre, salvo diversa indicazione del ginecologo curante. Meglio assumerlo lontano da tè e latticini. Per il resto uno stile di vita sano aiuta: no dunque a fumo e alcol, sì a una dieta varia, ben bilanciata e al movimento quotidiano. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Uovo chiaro o concepimento tardivo?

06/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

Solo una seconda ecografia può permettere di appurare se la gravidanza è in evoluzione o no, mentre il solo valore delle beta non basta.   »

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti