Ho 27 anni e il mio compagno 28, l’anno scorso sono rimasta incinta anche se non era programmato. Purtroppo la gravidanza si è conclusa il 18/10/2021, a 11 settimane, con aborto interno (nessun distacco di placenta o cause particolari) e successivo raschiamento. Il mese seguente dopo le prime mestruazioni ho fatto un controllo e mi hanno detto che l’utero era pulito ed era tutto ok. Da novembre ho iniziato ad assumere acido folico però abbiamo iniziato a cercare una nuova gravidanza ad aprile, siamo al secondo tentativo fallito. Al primo mese di tentativo ho eseguito anche stick di ovulazione e avuto rapporti mirati, al secondo tentativo ho cercato di non pensarci ma abbiamo comunque avuto rapporti in fase ovulatoria. Sono un po’ preoccupata, ho paura di avere qualcosa che non va e di non potere più rimanere incinta o, comunque, temo di avere problemi di fertilità. Questa cosa mi sta portando ansie e tensioni. Dopo quanto dovrei iniziare a preoccuparmi? Per finire, parecchi anni fa, durante una visita ginecologica, mi fu diagnosticata una piaghetta all’utero che non so che fine abbia fatto adesso: potrebbe portare problemi al concepimento? Grazie mille.
Claudio Ivan Brambilla
Cara signora, prima di tutto voglio dirle che il fatto che lei sia rimasta incinta, anche se purtroppo con un esito poco felice della gravidanza, è la migliore prova che la vostra coppia è fertile. Per quanto riguarda il resto, il corpo della donna non funziona come un computer, non basta premere un interruttore perché una gravidanza inizi. Le probabilità di avviare una gravidanza, per una coppia giovane e sana, non sono più del 20-30 per cento per ciclo ovulatorio, quindi non è così scontato riuscire a rimanere incinta immediatamente dopo aver deciso di avere un figlio. Infatti è inutile nutrire questa aspettativa. Va detto che tutta questa ansia e tutta questa fretta di vedere il risultato non giocano a favore del concepimento, perché il timore di fallire paradossalmente può diventare il peggiore nemico della fertilità. In generale, i controlli per comprendere se nella coppia qualcosa non va si iniziano a fare dopo un anno di tentativi andati a vuoto, mentre le indagini per cercare di individuare le ragioni dell’aborto spontaneo sono opportune dopo un secondo evento. Per quanto riguarda la piaghetta non ostacola la possibilità di concepire e non è implicata nell’aborto spontaneo. Il mio consiglio è di evitare qualsiasi tipo di medicalizzazione in questa fase del concepimento: una coppia sana e giovane in genere riesce ad avviare una gravidanza nell’arco di massimo 12 mesi di tentativi, con tre rapporti alla settimana nell’arco del mese. Rincorrere l’ovulazione aggiunge ansia all’ansia. Va bene assumere l’acido folico, che serve a prevenire la spina bifida, una grave malformazione che può interessare il bambino. Per concludere, non mi ha detto nulla del suo peso e questo dato è importante in relazione all’attività ovarica. Un peso di molto superiore a quello ideale così come di molto inferiore può, infatti, interferire sull’ovulazione, favorendo la produzione di ovociti difettosi. Le ricordo anche che è importante seguire uno stile di vita sano anche nel periodo preconcezionale. L’attendo con la bella notizia. Con cordialità.
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