Confronto tra ecografie effettuate da ginecologi diversi

Dottoressa Elsa Viora A cura di Elsa Viora - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 13/05/2023 Aggiornato il 13/05/2023

Spetta sempre e solo al ginecologo che effettua l'ecografia (che è un indagine che valuta immagini in movimento) a dire se la situazione rientra nella norma o no. Se si hanno dubbi su quanto dice è d'obbligo chiedere chiarimenti.

Una domanda di: Serena
Le scrivo per una paura che mi angoscia, la testina del mio piccolo.
Le riporto le misure.
20+2 _Bdp :46.5, C.C: 180, C.A 149, F.34.3
24+0_ BDP: 54.8, C.C: 216, C.A 196, F.39.0
27+0_BDP : 58.8, C.C:234, C.A:235, F.47.3.
Queste sono le misure prese nello studio del mio ginecologo. Poi ho effettuato un’altra ecografia in un altro studio con un’altra ginecologa e sono apparse più piccole. Devo preoccuparmi? IL mio ginecologo mi dice di stare tranquilla.

Elsa Viora
Elsa Viora

Cara signora,
la crescita fetale viene valutata confrontando le misure rilevate con le tabelle di normalità che derivano dalle misure di centinaia di feti che poi sono diventati dei neonati normali: tale confronto ci consente di dire se la crescita è nella norma per la settimana di gravidanza oppure no.
I valori cosiddetti “normali” si distribuiscono secondo una curva a campana (curva gaussiana) i cui cui estremi sono, per definizione, il 5° ed il 95° centile.
In realtà il significato dei centili va inteso nel modo corretto:
– il 5° centile significa che solo il 5% della popolazione ha una misura più piccola.
– il 95° centile significa che solo il 5% della popolazione ha una misura più grande.
In pratica, una misura inferiore al 5° centile o superiore al 95° centile non indica una patologia, ma solo che quella misura è nelle “code” della curva.
Dobbiamo sempre ricordarci che le misure vanno valutate nel complesso della situazione clinica e non possiamo trarre conclusioni affrettate senza conoscere tutta la storia.
Spetta al medico che ha fatto l’ecografia che può e deve dare un giudizio clinico.
Se ha dei dubbi, le consiglio di parlarne con lui.
Spero di essere stata utile.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti