Contraccettivo ormonale: è davvero opportuno sospenderlo a 50 anni?
È corretto suggerire a una donna di 50 anni di non assumere più la pillola contraccettiva, soprattutto alla luce del rischio trombotico a cui espone e che non può essere ignorato soprattutto in età matura.
Una domanda di: Ismene
Gentilissimo, da oltre 25 anni assumo il Diane per una diagnosi di ovaio policistico. Ora, in occasione dei soliti controlli, il ginecologo mi sconsiglia fortemente di continuare, avendo compiuto 50 anni. Io mi trovo molto bene, non ho mai avuto problemi e faccio regolarmente esami del sangue, mammografia e pap-test. Vorrei mantenere la contraccezione e, sinceramente, vorrei evitare di incorrere in disagi come perdite importanti o altri effetti a seguito dell’interruzione. Allego esami fatti sempre durante assunzione di Diane. Grazie molte e cordiali saluti.

Augusto Enrico Semprini
Cara Ismene, il consiglio che le è stato dato è pieno di buon senso perché sa che la pillola contraccettiva dà un aumento, minimo, ma non trascurabile, del rischio trombotico che dopo una certa età va tenuto in grande considerazione. È probabile che lei stia bene di per sé e non per il Diane. Quindi la proposta più ragionevole è quella di sospendere per un periodo di 2-3 mesi, perché non può succedere nulla che può far rimpiangere questa decisione, valutare il suo stato di benessere senza Diane e decidere se proseguire ancora oppure smettere come le è stato consigliato. In questo modo rispetta il parere che, come le ho detto, è saggio e meditato del suo ginecologo. E può riconsiderare con lui la prosecuzione del Diane se non si trovasse bene senza questa ottima pillola. Mi sembra la strada più ragionata e congrua. È d’accordo?
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