Corioamnionite: ne può essere responsabile l’ureaplasma?
A cura di
Francesco De Seta - Professore specialista in Ginecologia
Pubblicato il 18/06/2023
Aggiornato il 18/06/2023 Non è mai facile stabilire se possa essere l'ureaplasma il batterio responsabile dell'infezione, a volte estremamente grave, che coinvolge gli annessi fetali (amnio, corion, placenta, liquido amniotico, funicolo ombelicale) o se sia coinvolto un altro agente patogeno.
Una domanda di: Anna
Buongiorno, ho perso il mio bambino alla 35esima settimana + 3 giorni. Dal quinto mese ho scoperto di aver contratto Ureaplasma, mi hanno curato con lo zitromax, ma dopo aver effettuato vari tamponi vaginali, sono risultata ancora positiva. Quindi il mio caso è stato preso un po’ alla leggera, perché questo batterio in gravidanza non andava curato. Ma anche dopo il parto ero positiva. Nel referto della diagnostica istologica hanno riscontrato corioamnionite stadio 2. Vorrei sapere se può esservi una correlazione tra la morte di mio figlio e questo batterio. Grazie fin d’ora.

Francesco De Seta
Cara signora, mi dispiace molto per quanto accaduto, leggendo le sue carte si evince un evento infettivo ma non posso dare giudizi in merito in un caso così complesso e spesso di difficile interpretazione. Soprattutto per il ruolo dibattuto in gravidanza dell’ ureaplasma (quando patogeno? quando commensale?) diviene molto difficile riconoscere in molti casi la vera causa dell evento. Peraltro il farmaco da lei utilizzato è indicato in tali situazioni e pur tuttavia talora riscontriamo la persistenza di tali batteri anche dopo terapia: questo ci mette spesso in difficoltà sulla scelta di eventuali ulteriori trattamenti antibiotici. Credo che una lettura più approfondita di tutti i dati della sua gravidanza possa aiutare i colleghi a meglio comprendere le cause di questo trieste evento. Un caro saluto.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana
05/02/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte.... »
03/02/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Antonio Clavenna La candeggina può essere pericolosa se inalata insieme ad altri prodotti che sprigionano gas tossici. Da sola, invece, non espone a rischi. »
03/02/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elsa Viora È importante individuare con l'ecografia eventuali anomalie dell'apparato urinario, per avere modo di sottoporre il neonato a tutte le indagini del caso subito dopo il parto. »
20/01/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Giorgio Rossi Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza. »
Fai la tua domanda agli specialisti