Coronavirus: è pericoloso per la fertilità maschile?

Dottor Mario Mancini A cura di Dottor Mario Mancini Pubblicato il 30/03/2020 Aggiornato il 10/04/2020

Non c'è alcuna evidenza scientifica a supporto dell'ipotesi che il SARS-CoV-2 causi infertilità nell'uomo: si tratta dunque di una bufala.

Una domanda di: Maria
Ho letto in Internet che ci sono degli studi che dicono che il coronavirus potrebbe, forse, compromettere la fertilità maschile se contratto da un uomo. Non sono preoccupata per mio marito in quanto abbiamo già due figli e non vogliamo averne altri, ma mi preoccupo per il mio figlio maschio che attualmente ha pochi mesi. Se dovesse contrarre questo virus ( o magari averlo già contratto in forma asintomatica) potrebbe avere da grande problemi di infertilitá o questo vale solo se si contrae da adulti? Per esempio, so che la parotite può dare problemi di fertilità maschile ma solo se si contrae da adolescenti/ adulti, se si contrae da bambini no, e mi chiedevo se valeva lo stesso per il coronavirus o se almeno si potessero fare delle ipotesi. Grazie.
Mario Mancini
Mario Mancini

Gentile signora,
non ci sono evidenze che l’infezione con COVID19 induca alterazioni nell’apparato genitale maschile, nella via seminale o nello sperma, come riportato anche sul sito del ministero della Salute. Sono stati fatti alcuni studi sui polli con il virus dell’infezione aviaria. E’ stato visto che quel virus ha creato lesioni fibrose nell’epididimo del gallo. Tali lesioni hanno determinato una riduzione della qualità dello sperma, del volume del testicolo e del testosterone. Non ci sono peraltro studi sull’uomo con tale virus che ha caratteristiche del tutto diverse dal COVID19. Per adesso sappiamo che il decorso dell’infezione respiratoria nei giovani e nei bambini è generalmente più favorevole. Dovremo attendere se verranno fatti studi autoptici più ampi per capire se il COVID19 coinvolge anche la via genitale maschile e la fertilità. Le consiglio comunque di non fidarsi di nessuna informazione pubblicata nel Web che non provenga dai siti delle autorità sanitarie (Aifa, Istituto superiore di sanità, ministero della Salute). Con cordialità.

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