Cosa deve mangiare a un anno? E come fare per incoraggiare i primi passi e il linguaggio?

Dottor Stefano Geraci A cura di Stefano Geraci - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 01/04/2019 Aggiornato il 01/04/2019

A un anno il bambino può mangiare quello che mangia il resto della famiglia, se si tratta di cibi sani. Il linguaggio si favorisce parlando e leggendo, per i primi passi per ogni bimbo c'è "il giusto momento".

Una domanda di: Marianna
Salve volevo sapere mia figlia a breve compie 1 anno quali cibi può mangiare, intendo tipo mozzarella prosciutto e così via? E inoltre come posso stimolarla
per fare fare i primi passi e dire mamma??? Dice solo papà. Grazie in anticipo.

Stefano Geraci
Stefano Geraci

Cara mamma,
la sua bambina può mangiare tutto quello che compare sulla tavola degli adulti a patto che si tratti di alimenti e pietanze semplici (non fritti, non intingoli, non piatti elaborati).
Una volta alla settimana può mangiare il prosciutto sminuzzato, meglio se cotto (il crudo è un po’ troppo salato per i bambini piccoli). In ogni pasto
deve offrirle una sola fonte proteica: o carne o formaggio o uovo o pesce o legumi o prosciutto alternandoli il più possibile. Con le proteine è meglio
non esagerare perché a loro si deve la formazione – nei primi anni di vita – degli adipociti che sono le cellule contenenti grasso. Più adipociti si
formano più aumenta il rischio di sovrappeso già nell’infanzia. Per il latte, se è allattata al seno non ci sono limitazioni, altrimenti non più di 500 ml
al giorno, in alternativa al latte si può dare lo yogurt. Per i primi passi non faccia nulla per stimolarla, ma le consenta di giocare liberamente a
terra, circondata da divani e poltrone che, quando sarà il momento, userà come puntelli per alzarsi in piedi. I bambini imparano a camminare
spontaneamente, senza bisogno di allenamenti preparatori. In relazione al linguaggio, basta parlare spesso alla bambina, nominandole gli oggetti
(cucchiaino, orsacchiotto, bicchiere e così via) e descrivendo sempre le azioni che si svolgono (Vedi? Adesso ti cambio il pannolino. Ti preparo la
pappa. Ti metto il pigiamino). Aiuta molto anche l’ascolto di canzoncine e filastrocche e la lettura dei librettini pensati per i più piccoli. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti