CoVid-19: possono ammalarsi seriamente i miei bambini?

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 23/03/2021 Aggiornato il 23/03/2021

Il sistema immunitario dei bambini piccoli è così efficiente da proteggerli dallo sviluppo dell'infezione da Sars-CoV-2 in forma grave.

Una domanda di: Valentina
Ho letto che uno dei motivi per cui nei bambini la letalità legata all’infezione CoVid-19 è pressoché nulla. Questo è dovuto al fatto che i bambini si ammalano molto spesso e quindi il loro sistema immunitario riesce a combattere meglio il virus. Io ho due figli. Quella di 3 anni non è mai andata all’asilo e da più di un anno non frequenta altri bambini per via appunto del Coronavirus quindi nella sua vita ha avuto solo due volte il raffreddore e una volta la febbre senza altri sintomi, mai altre malattie. Il piccolo ha 9 mesi e non si è mai ammalato. Essendo quindi che il sistema immunitario dei miei figli non è abituato a dover affrontare malanni di stagione, febbre, raffreddori ecc, se contraessero il covid avrebbero una possibilità concreta di morire o di avere conseguenze gravi? Se sì, in che percentuale più o meno? Grazie.
Leo Venturelli
Leo Venturelli

La reattività dei bambini alle infezioni, tra cui anche quella dovuta alla sindrome respiratoria grave da Sars-CoV-2 è notevole in quanto il loro sistema immunitario reagisce meglio di quello di un adulto e ancor più di quello di una persona anziana. E’ vero che la reattività immunitaria viene esaltata dal contatto con tanti virus come capita nei primi anni di vita, ma non è detto che il bambino si debba sempre ammalare o meglio manifestare sintomi come febbre e tosse, perché molto spesso la malattia risulta inapparente o silente,o, come si dice in questo periodo, asintomatica o paucisintomatica. Di fatto anche le vaccinazioni, che si ripetono spesso nei primi anni di vita, stimolano le difese immunitarie senza tuttavia che diano luogo a sintomi vistosi importanti o protratti nel tempo. Quindi, a prescindere dalle malattie che hanno o non hanno contratto, che hanno o non hanno manifestato in modo evidente, non c’è da preoccuparsi per i suoi figli: possono contare sui meccanismi immunitari e questo basta per far fronte alla infezione da coronavirus, che, appunto in età pediatrica, crea casi di contagio (tampone positivo) ma malattia assente o con pochissimi sintomi. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo di 7 mesi intollerante al latte

30/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Sull’intolleranza al lattosio vi è molta confusione. Questo sia perché ci sono diversi tipi di intolleranza al lattosio, sia in quanto ogni singolo soggetto ha caratteristiche cliniche molto eterogenee, sia per intensità che per gravità e non tutte riportabili alla sola e semplicistica “intolleranza...  »

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Fai la tua domanda agli specialisti