Crampi mestruali in gravidanza

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 04/06/2024 Aggiornato il 04/06/2024

Se la gravidanza è ben avviata, l'embrione e il battito del cuorcino sono ben visibili all'ecografia non c'è ragione di preoccuparsi a fronte di sintomi poco significativi.

Una domanda di: Valentina
Buonasera dottore, da premettere che questa è la mia seconda gravidanza. La prima è finita purtroppo a sei settimane a causa di un aborto spontaneo, adesso dopo 5 mesi sono incinta di 6 settimane e da quando ho scoperto di essere incinta anzi prima ancora, avverto dei dolori mestruali molto intensi che durano qualche minuto e poi vanno via, accompagnati da perdite immense bianche. Preciso che da questa gravidanza il dottore mi tiene a riposo con progesterone. Ogni volta che mi vengono questi crampi mi preoccupo e subito guardo che non ci sia sangue perché sono rimasta molto male per quello che mi è successo. Volevo sapere perché succede? Sono davvero gli ormoni? Oppure è causato da qualcosa che in qualche modo tende a rigettare il bambino? Ieri ho fatto una visita ho sentito anche il cuoricino battere! Quindi tutto procede bene.

Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Valentina,
le informazioni che mi dà sono ottime.
L’intervallo fra i due concepimenti è quello normale, la gravidanza è in utero e ben avviata.
Inutile dosare il progesterone perché sta assumendo supplementi che alterano il risultato. Proprio per questa ragione io non lo utilizzo.
Sono sicuro che fra un paio di settimane ci dirà che la gravidanza sta evolvendo bene perché la presenza del battito a 6 riduce la possibilità di un aborto al 2%.
Quindi guardiamo al 98 che promette una felice evoluzione.
Rimaniamo a disposizione.
Un saluto cordiale.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti