Crisi di pianto in una piccolissima

Dottoressa Angela Raimo A cura di Dottoressa Angela Raimo Pubblicato il 17/09/2019 Aggiornato il 17/09/2019

Può capitare che una lattantina scoppi in un pianto difficile da consolare senza che questo sia un segno allarmante.

Una domanda di: Giorgia
Sono la mamma di una neonata di 2 mesi. È una bimba molto calma, piange solo in rarissimi casi. È capitato un episodio che mi ha fatto cadere nel panico. Prima che compisse 2 mesi è stata portata a casa dei nonni. Durante il giorno è stata tranquilla, la sera dopo il bagnetto e scoppiata in una crisi di pianto implacabile, era paonazza in viso. Tanto da prendere la decisione di ritornare a casa nostra. Solo arrivati a casa si è calmata e addormentata.
Mi domando se è possibile che lei riconosca il suo ambiente, la sua casa, e possa avere avuto una reazione molto forte, quasi isterica nel momento in cui ha appreso che non avrebbe dormito nel suo letto. Grazie in anticipo.
Angela Raimo
Angela Raimo

Gentile signora,
dalle sue parole sembra che si stia parlando di un bambino già grandicello e non di una lattante: è normalissimo che una bimba così piccola abbia delle crisi di pianto difficili da consolare, ma a fronte di una simile eventualità non c’è certo da farsi prendere dal panico. Non vorrei apparirle troppo semplicistica nella mia interpretazione dell’accaduto, tuttavia, mi creda, quello che descrive appartiene all’ambito delle “cose che fanno i piccolissimi”. Noi non sappiamo, né mai lo sapremo, se è il bagnetto ad averla disturbata o la temperatura esterna troppo alta o se magari era troppo coperta. O forse non riusciva a emettere il ruttino? Queste sono le più probabili cause di un pianto così intenso, mentre escludo che a poco più di un mese possa avere avuto la consapevolezza di non dormire nel suo letto. Tenga presente che episodi del genere potranno ripetersi senza che questo debba destrare particolare preoccupazione: nessun bambino trascorre i primi anni di vita in perenne piena tranquillità, senza piangere mai (o quasi). Ha una bambina, cara mamma, e va messo in conto che abbia dei momenti più critici di altri, dei comportamente meno gestibili di altri: le consiglio di fronteggiarli con più leggerezza e regalerà a se stessa una qualità della vita migliore. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti