Crisi di pianto a due mesi e mezzo

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 31/12/2017 Aggiornato il 31/12/2017

Il pianto inconsolabile senza apparente ragione, nei primi tre mesi di vita è quasi sempre dovuto alle coliche.

Una domanda di: Leila
Ho una bimba di due mesi e mezzo che da circa una settimana ha delle crisi di pianto simili a quelle dovute al dolore del vaccino (che mia figlia ha fatto il 15 dicembre). Queste crisi di pianto non sono dovute né alla fame né al pannolino sporco e penso che non siano coliche. La conseguenza di queste crisi è che poi la bimba mangia meno (premetto che allatto) e l’unico modo per farla tranquillizzare è farla addormentare sulle mie ginocchia, con le luci basse e il rumore di sottofondo delle onde del mare o dell’acqua. Un’ altra cosa che ho notato, oltre allo scarso appetito, è che ogni tanto fa dei colpetti di tosse, ma non ha la febbre. Sono molto preoccupata anche se queste crisi di pianto nervoso non si presentano tutti i giorni non vorrei che fossero sintomo di qualche malattia. Vi ringrazio e attendo la vostra risposta. Cordiali saluti

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Cara mamma, le crisi di pianto a 2 mesi e mezzo sono spesso legate a coliche. Posto questo, nei primi mesi di vita è possibile che il bambino sia irritabile, svogliato e pianga senza apparente motivo, ma queste manifestazioni quasi sempre non rivestono importanza dal punto di vista medico. Quello che conta è che la crescita non subisca arresti e che la bambina sia vivace e reattiva: se è così deve solo pazientare, perché di sicuro la situazione è destinata a migliorare con il passare dei giorni, fino a risolversi. Per la tosse non so che dirle, perché non ho modo di auscultare la bambina: se dovesse continuare, diventando più frequente le consiglio di farla visitare dal pediatra. Pochi colpetti sporadici che non compaiono ogni giorno non dovrebbero invece essere significativi. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo che inizia a stare in piedi da solo: vanno stimolati i primi passi?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

I primi passi non vanno stimolati, non si deve dunque tenere il bambino per le braccia spingendolo a muoverli. Utile invece dargli la possibilità di appoggio o di scalata, affinché affronti questa tappa secondo i propri tempi e le proprie capacità.   »

Piccolissima con stitichezza: che fare?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

La stipsi nel neonato è una condizione non significativa dal punto di vista medico, quindi non richiede esami o l'impiego di medicine particolari. Per favorire l'evacuazione si possono usare microclismi al miele specifici per l’età,  »

Contraccettivo ormonale a poche settimane dal parto e sanguinamento che non si arresta

09/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

In genere, dopo il parto si consiglia di attendere almeno una o due mestruazioni prima di ricorrere a un metodo contraccettivo ormonale.   »

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Fai la tua domanda agli specialisti