Deltacortene in gravidanza

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 07/02/2023 Aggiornato il 07/02/2023

Il Deltacortene è un farmaco perfettamente compatibile con la gravidanza in quanto non oltrepassa la placenta.

Una domanda di: Melania
Gentile dottoressa, è stata molto esaustiva e gentile… Il ginecologo nel frattempo mi ha cambiato la terapia: mi ha tolto la cardioaspirina e mi ha dato il deltacortene da 5 mg. Il cortisone mi è stato dato perché purtroppo sono asmatica e non ho mai capito la causa visto che mi hanno sempre detto che è multifattoriale. Il mio ginecologo mi ha detto che il deltacortene andrà a prevenire la produzione di anticorpi che potrebbero provocare aborto visto che la mia asma non so da dove arrivi, in quanto ci sono malattie immunologiche che possono provocare aborto, e non so se io ne sono affetta. È giusto come approccio? Aver tolto la cardioaspirina è grave nella mia situazione trombofilica?

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, mi affretto a risponderle anche se ho il presentimento che nemmeno con questa mail riuscirò a rassicurarla completamente…ci provo! È comprensibile, dato che la sua prima gravidanza è esitata in aborto spontaneo… ma ogni gravidanza è a sé, quindi provi a considerarla come se fosse la sua prima volta. Rispetto alla sospensione della cardioaspirina, come le avevo scritto dal mio punto di vista non era indispensabile per compensare il difetto genetico MTHFR: sarebbe sufficiente il 5-metilfolato o Quatrefolic (600-800 microgrammi/die). Rispetto all’asma e alla terapia con Deltacortene 5 milligrammi, posto che questo farmaco è perfettamente compatibile con la gravidanza in quanto non oltrepassa la placenta, mi sembra particolare che si impieghi direttamente una terapia sistemica invece che iniziare con le cure locali (sempre a base di cortisone, ma inalatorio come ad esempio il Beclometasone associato eventualmente ai broncodilatatori come ad esempio Salbutamolo). Qualora lei notasse sintomi asmatici nonostante la terapia per bocca, segnalo che è possibile avvalersi anche dei farmaci inalatori suddetti. Probabilmente il cortisonico a basso dosaggio (Deltacortene 5 milligrammi è un dosaggio davvero contenuto) serve sia per l’asma, sia per tenere a bada eventuali malattie autoimmuni latenti. Lei mi ha riferito una precedente diagnosi di tiroidite di Hashimoto che in effetti rientra proprio tra le malattie autoimmuni. Come per la cardioaspirina, anche per il Deltacortene l’intento è quello di cercare di creare le condizioni migliori perché la gravidanza si instauri e proceda indisturbata. Spero di averle risposto in modo soddisfacente e soprattutto che la sua gravidanza proceda a gonfie vele: ve lo auguro di cuore! Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti