Dermatite da contatto: che fare?

Dottoressa Floria Bertolini A cura di Dottoressa Floria Bertolini Pubblicato il 01/07/2018 Aggiornato il 31/07/2018

Per poter dare indicazioni anche a carattere generale sulle cure di una dermatite bisogna prima avere la certezza della causa. Nella maggior parte dei casi, se la dermatite è causata dal contatto con sostanze irritanti e non è particolarmente estesa possono bastare le creme al cortisone (che deve essere il medico a prescrivere).

Una domanda di: Filippo
Mia moglie ha una dermatite da contatto come può curarla? Le allego foto.
Floria Bertolini
Floria Bertolini

Gentile Signor Filippo,
la foto che ci ha inviato, senza la contestualizzazione della manifestazione clinica, non può permettere la diagnosi e quindi neppure di indicare, sia pure in generale, quale potrebbe essere la terapia.
Per una diagnosi è importante sapere se la dermatite è localizzata solo nelle zone di cui ci ha inviato la foto oppure se è presente in modo più diffuso al resto della mano o su entrambe le mani o interessa anche altre sedi. Non sappiamo da quanto tempo le manifestazioni siano presenti o se si tratti di un episodio isolato. Non conosciamo nulla riguardo alla signora (attività, abitudini di vita, altre patologie, quello che fatto nelle ore o giornate precedenti alla comparsa della manifestazione…). Non ci è noto se ci sono sintomi associati, come il prurito, per esempio o altro. Comunque sia, da quello che si vede sembra una dermatite in forma acuta (così sarebbe se fosse comparsa a alcune ore) e se fosse presente solo in quella sede potrebbe essere dovuta al contatto con qualche sostanza irritante (anche una pianta, come per esempio l’oleandro) Differente, se la manifestazione interessasse tutte le dita. A me sembra che sia coinvolta prevalentemente la parte più laterale delle dita: manifestazioni cutanee con la caratteristica di insorgere sulle facce laterali delle dita, che compaiono in modo recidivante prevalentemente durante il periodo primavera/estate, sono caratteristiche della disidrosi o eczema disidrosico. Questa patologia si associa di frequente con l’iperidrosi palmo-plantare (intensa sudorazione di mani e piedi), altre volte si riscontra come reazione idica (una reazione allergica a distanza) di una micosi ai piedi. A volte si associa a una dermatite allergica da contatto e nelle forme croniche è necessario indagare la sensibilizzazione da contatto mediante i patch-test. La foto, però, evidenzia una dermatite in fase acuta e nelle sensibilizzazioni da contatto in genere c’è una storia di cronicità e le caratteristiche dell’acuzie si associano alle manifestazioni caratteristiche della fase cronica.
Se così localizzata, o con interessamento anche di parte dello stesso arto superiore e della parte superiore del torace, dal lato della mano fotografata, accompagnato da dolore, ci indirizzerebbe verso l’herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio) nella fase iniziale, prima della comparsa delle vescicole a grappolo.
Quindi la terapia varierà in base alla diagnosi che verrà posta.
Nelle dermatiti da causa esterna, la terapia è steroidea. Si usano, cioè, creme contenenti cortisone nelle forme meno impegnative, ma possono essere necessarie anche terapia sistemiche (per via orale) nelle forme con tendenza a coinvolgere vaste aree del corpo. Le creme steroidei sono controindicate come terapia di una manifestazione herpetica, cioè causata da un virus della famiglia degli herpes (come il fuoco di sant’Antonio). Cordiali saluti.

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