Salve,
sono mamma di un bimba di 10 mesi e soffro di depressione.
Nonostante ciò, ho allattato e tenuto duro ma, con la psicologa , siamo arrivate alla conclusione che ho bisogno di affiancare anche una cura farmacologica (avevo già scritto alla redazione e questa soluzione mi era già stata suggerita) e, in base a cosa devo prendere, devo interrompere l’allattamento.
Ho paura però, perchè adesso tutti potranno fare ciò che io faccio con lei, nutrirla, vestirla, giocarci, come se non ci fosse più nulla che possa distinguere il mio rapporto con mia figlia, da quello che può avere con tutti gli altri.
Mi mancherà tantissimo addormentarla, la sera, sul petto, o a fianco a me, con lei che si addormenta con una mano sul seno e una che mi abbraccia.
Mi chiedo pure una cosa : come sarà la mia relazione con mia figlia dopo l’allattamento? Cosa sente lei? Io ho smesso da oggi e lei cerca il seno, piange…la sto deludendo? Si arrabbierà e allontanerà da me? Come faccio a far sì che continui io ad addormentarla ma senza allattarla, solo col biberon (che lei prende da qualche gg, come integrazione, la sera soltanto).
Grazie.
Luisa Vaselli
Gentile Sonia,
per prima cosa vorrei sottolineare che a partire circa dal sesto mese il latte materno non può più essere l’alimento esclusivo del bambino in quanto non possiede tutti i nutrimenti indispensabili da quest’epoca della vita in avanti (il ferro, prima di tutto). Quindi comunque l’allattamento al seno dovrebbe essere integrato con le pappe, come comunque penso lei sti facendo visto che la sua bambina ha già 10 mesi. Detto ciò tendo a precisare che la relazione madre – bambino non si crea esclusivamente con l’allattamento al seno. Molte mamme che non hanno potuto o voluto allattare il proprio figlio al seno non hanno necessariamente un rapporto brutto o anche solo affettivamente carente con lui e meno che mai possono essere considerate delle cattive madri.
Il fatto che altri (non viene specificato chi) si possano occupare della bambina non è così deleterio per questa piccola, né tantomeno può minare la vostra relazione affettiva. Se ad esempio fosse il padre a nutrire la bambina quale dramma potrebbe essere per la piccola avere un così stretto rapporto con l’altro genitore?
L’amore non è solo allattamento al seno, ma il legame che si riesce a creare con i nostri figli anche tenendo conto della loro futura (irrinunciabile) autonomia.
Può essere che sua figlia mostri rabbia, non la proviamo forse tutti quando ci viene tolto qualcosa a cui siamo abituati? Sta al genitore contenere quella rabbia, non sta facendo il male della bambina, 10 mesi sono una buona età per poter smettere di allattare. Tanto più che lei lo deve fare per motivi di salute. Ben peggio sarebbe se non si curasse per continuare ad allattare: la bambina non ne trarrebbe certo alcun beneficio, anzi.
Leggendo il passaggio in cui lei scrive “Ho paura però, perchè adesso tutti potranno fare ciò che io faccio con lei, nutrirla, vestirla, giocarci, come se non ci fosse più nulla che possa distinguere il mio rapporto con mia figlia, da quello che può avere con tutti gli altri” la domanda che viene spontanea è se il disagio e la paura possano essere solo suoi e non della bambina. E’ come se lei volesse fortemente essere l’unico punto di riferimento di sua figlia, mentre la “buona madre” permette ai figli di aprirsi al mondo, di amare ed essere amati da altre figure. Tenga presente che intorno ai 18 mesi la bambina passerà alla fase del NO in cui comincerà ad assumere un atteggiamento di opposizione nei confronti di ogni richiesta dei genitori: deve prepararsi a questo, che è un passaggio naturale. Vorrei tranquillizzarla sul fatto che il rapporto con sua figlia sarà sempre molto forte ed importante, anche quando sarà adolescente e sembrerà che niente di quello che lei fa vada bene, avrà l’impressione di essere detestata (tutto normale anche questo). Il rapporto esclusivo con i genitori sarà sempre esclusivo rispetto a nonni, zii, amici ma questo non significa che nel cuore dei bambini non ci possa essere posto anche per altri affetti (guai se così non fosse).
E’ importante che lei viva con serenità questo momento, perché se lei statà bene anche la sua bambina starà bene (questa è una sorta di legge naturale). Pensi dunque a curarsi, è importante, nella certezza che smetetndo di allattare non perderà sua figlia. La lieve frustrazione con cui dovrà fare i conti non potendo più attaccarsi al seno non solo non le nuocerà ma anzi potra servirle per imparare a sopportare le altre piccole frustrazioni con cui si troverà alle prese lungo il cammino della crescita. Un buon allenamento per quanto inevtabilmente accade nella vita adulta.
Per finire, ma perché mai dovrebbe smettere di addormentarla? Una cosa è l’allattamento un’altra l’addormentamento. Continui a cullare e coccolare sua figlia quando è l’ora della nanna, perché davvero non c’è alcuna ragioen per non farlo più. Con cordialità.
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