Di che sesso è il mio bambino, secondo il calendario Maya?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 19/11/2018 Aggiornato il 19/11/2018

C'è una tabella che ha la pretesa di predire il sesso del bambino in utero sulla base dell'età della madre e del mese in cui è avvenuto il concepimento: nulla vieta di giocarci, a patto di non credere a quello che dice ...

Una domanda di: Eleonora
Non ho capito bene questo calendario. Io ho 30 anni e ho concepito a novembre, la gravidanza è iniziata a dicembre. Il sesso quale sarebbe in base al calendario!? Grazie.
Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile lettrice,
credo che lei alluda al calendario Maya, che appunto indica il sesso del nascituro sulla base dell’età della madre e del mese in cui è avvenuto il concepimento. Immagino che lei sappia che non c’è nulla di scientifico nelle indicazioni di questa “tavola predittiva” e che quindi si possa senz’altro procedere con l’incrocio per vedere il risultato nella piena consapevolezza che non vi è nulla di attendibile e che il calendario ha solo il 50 per cento di probabilità di azzeccare come del resto chiunque voglia divertirsi a predire il sesso di un bambino. Per il calendario il suo piccolo è un maschio, ma non ci faccia conto, perché le probabilità che sia femmina sono identiche! Il sesso del bambino è determinato dallo spermatozoo paterno che può essere portatore della X o della Y. L’ovocita femminile è invece sempre e solo X. Dall’incontro tra uno spermatozoo Y e l’ovocita avviene il concepimento di un maschietto, dall’incotnro tra l’ovocita e uno spermatozoo X si determina il concepimento di una bambina. Il sesso lo saprà con sicurezza durante l’ecografia di controllo (in genere durante la seconda). Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti