Diagnosi di autismo: che fare se c’è disaccordo tra specialisti?

A cura di Dottor Giorgio Rossi Pubblicato il 23/10/2023 Aggiornato il 01/11/2023

La diagnosi di autismo è basata principalmente sull'osservazione, che può lasciare spazio a errori in senso sia positivo sia negativo. In ogni caso, se non tutti gli specialisti sono concordi nel formularla significa che la situazione non è comunque grave.

Una domanda di: Rosanna
Siamo genitori di un bambino di 4 anni compiuti a settembre. A giugno 2022 abbiamo avuto una diagnosi di spettro dell’autismo da parte dell’ASL. Successivamente, a luglio siamo stati da un neuropsichiatra infantile privato,che ha escluso lo spettro dell’autismo. Ad agosto siamo stati da un altro dottore che ha escluso anche lui lo spettro dell’autismo. Quest’ anno ad agosto siamo stati al Bambin Gesù a Roma dove ci hanno confermato la diagnosi di spettro dell’autismo. In questa confusione, noi vorremmo un suo parere. Restiamo in attesa di una sua risposta, cordiali saluti.
Giorgio Rossi
Giorgio Rossi

Cara signora, proprio non so come rispondervi, se non facendo presente che siete testimoni comprensibilmente angosciati di un tema attuale rispetto all’autismo: alcuni centri lo diagnosticano facilmente e in qualche caso in eccesso, magari perchè si affidano a test di valutazione non del tutto accurati, che finiscono per ipervalutare la fotografia del “qui e ora”, solo di quel preciso momento. Il che non risolve il vostro problema. Vi consoli il fatto che se il vostro bimbo fosse davvero autistico, avrebbe una forma così lieve tale da aver messo in contrasto vari professionisti; ci possono essere errori diagnostici sia in senso positivo sia negativo, per una diagnosi che deve essere clinica, basata sull’osservazione. Immagino che abbiate molti dubbi su come sta vostro figlio, per essere andati da più professionisti. Ricordo, ma non potete certo voi farne uno spunto per una autovalutazione, alcuni elementi che un bambino autistico presenta: ha difficoltà a condividere l’attenzione (non si fa coinvolgere per esempio in giochi o libricini che l’adulto propone), non indica per far vedere all’altro o per richiedere, non è interessato a comunicare e farsi capire, può avere stereotipie motorie (movimenti come sfarfallare o girare su sé stessi), ha pochi interessi e quando ne coltiva uno, questo diventa ingombrante e pervasivo, per il tempo in cui rimane di interesse; ha problemi di linguaggio; se sviluppa il linguaggio (se è ad alto funzionamento il linguaggio può essere più che adeguato), quando è più grande non tiene conto dell’interesse altrui per l’argomento proposto ed è in difficoltà in quella che si chiama pragmatica della comunicazione (essere interessato a comunicare e capace di ascoltare, tener conto dei tempi di conversazione, avere senso dell’ironia e comprenderla, capire i doppi sensi e le metafore; tutti elementi che si evidenziano via via nello sviluppo ma sono più chiari nei bambini più grandi); è in difficoltò a socializzare, anche se qualcuno può essere interessato a farlo, ma non sa come farlo; è rigido e non ama i cambiamenti; spesso ha sensibilità sensoriali (per esempio ai rumori forti). In ogni caso, date le vostre preoccupazioni, fatelo seguire, per esempio con un intervento di psicomotricità, se nel tempo (tra 6 mesi massimo un anno) si confermasse la diagnosi di disturbo dello spettro autistico, potrete chiedere un intervento più dedicato a riabilitare questi aspetti (può essere anche una/un psicomotricista con esperienza specifica), tenendo in conto che non c’è un metodo significativamente superiore ad un altro (lo dicono le ultime linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità, uscite ad ottobre 2023), e che non ci sono trattamenti miracolosi e risolutivi (meglio evitare trattamenti come la chelazione o la camera iperbarica, che non hanno nessuna documentazione di efficacia). Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

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