Difficoltà a dare inizio a una gravidanza (anche per via di una tuba in meno)

Dottor Francesco Maria Fusi A cura di Dottor Francesco Maria Fusi Pubblicato il 10/10/2022 Aggiornato il 10/10/2022

Se si è messa in preventivo la possibilità di ricorrere alla procreazione medicalmente assistita, in quanto concepire non è semplice, è meglio non attendere troppo per compiere questo passo.

Una domanda di: Francesca
Salve, avrei bisogno di un consiglio. Sono una paziente “complicata” in quanto ho una storia impegnativa. Ho iniziato la ricerca di gravidanza a gennaio 2021 dopo sei mesi faccio la prima visita con un ginecologo che mi indirizza in un centro di pma a causa di un intervento di circa 9 anni fa per pelviperitonite in setticemia che ha causato varie aderenze, stenosi del collo dell’utero e una poliposi importante nel canale vaginale, tanto da non riuscire a eseguire il pap test. Inizio il mio calvario di circa un anno tra vari medici specializzati in pma e ospedale. Alla fine si riduce in un nulla di fatto e vengo indirizzata a un altro ginecologo specializzato in laparoscopia curativa. Faccio la mia prima visita da questo ginecologo che mi rincuora dicendomi che sono una paziente complicata ma non impossibile, lui riesce a eseguirmi anche il pap test. Fatto sta che a luglio di questo anno sono stata operata e mi sono state rimosse varie aderenze pelviche e intestinali, la tuba sinistra e mezzo ovaio sinistro. La tuba e l’ovaio di destra perfetti. Dopo l’intervento mi è stato consigliato di avere rapporti normali per un anno e se la gravidanza non dovesse arrivare rivolgermi a un centro pma. Può capire che questo anno passato è stato psicologicamente provante. Ho 30 anni e mi sembra che il tempo passi senza riuscire a avverare il mio desiderio più grande. Io dopo l’intervento pensavo sarei stata seguita di più, insomma una stimolazione ovarica o una monitoraggio dell’ovulazione. Non so cosa fare, se rivolgermi a un nuovo ginecologo o se aspettare un anno e tentare con l’unica tuba che ho. Spero in una risposta e spero di essermi spiegata.
Francesco Maria Fusi
Francesco Maria Fusi

Gentile signora, l’approccio alla sua situazione dipende molto dalla valutazione completa della sua situazione, inclusi in particolare la condizione della sua riserva ovarica e del liquido seminale del marito. Sicuramente il fatto di avere una tuba in meno condiziona il quadro, suggerendo di non perdere molto tempo. Significa che, a mio avviso, è meglio non attendere troppo prima di rivolgersi a un centro per la procreazione medicalmente assistita. Con cordialità.

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