Distacco amniocoriale che non si riassorbe con il passare delle settimane

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 14/06/2022 Aggiornato il 27/06/2022

In presenza di un distacco amniocoriale che non si risolve non serve intensificare i controlli, mentre sono utili il riposo e un'alimentazione che favorisca l'attività dell'intestino, perché la stipsi può favorire la comparsa prematura di contrazioni uterine.

Una domanda di: Martina
Sono la ragazza con il distacco amnio coriale dalla 9+4 settimane ed a oggi sono a 17+0 e il distacco peggiora nonostante io stia a riposo assoluto e segua la terapia. Ad oggi siamo a 7×4 cm e dire che sono terrorizzata e arrabbiata è poco. Non ho un ginecologo che mi segua in quanto vivo in un paese in provincia di Vercelli e quindi l’unico ginecologo c’è una volta al mese per tutte le gravide che non si possono permettere il privato. Sono stata in consultorio chiedendo controlli ecografici il 18/05. Mi è stato risposto di no. Ho fatto penultima eco il 25/5 e il distacco si stava riassorbendo (da 8×3 siamo passati a 7×2). Il 9/6 sono stata in ps per crampi per fortuna derivati da altro ma comunque si è scoperto che il distacco è di 7×4. Ho alcune domande per capire. Che massimo di cm può raggiungere un distacco amnio-coriale? Sono stata spaventata da un ginecologo che mi ha detto che se la situazione peggiorasse mi farebbero un “puntura” per far crescere i polmoni al feto e farlo nascere a 24 settimane: possono farlo? Con un distacco come il mio devo preoccuparmi: è lieve, medio o alto? Il distacco può creare problemi al feto man mano che cresce o la crescita del feto aiuterà il riassorbimento? Cosa succede se entrando ne terzo trimestre non si è ancora risolto, può diventare un distacco di placenta? E’ normale che tengano una gravidanza come la mia, senza fare controlli per un mese? Chiedo scusa se faccio tante domande, ma sono solo una neo mamma terrorizzata che passa le giornate a piangere. I dottori che mi hanno “seguito” fino a ora non mi danno risposte… Mi sento quasi bullizzata in quanto derisa e azzittita. Vorrei solo capire se devo prepararmi psicologicamente alla perdita di mio figlio… Vorrei capire quanto è in pericolo. Mi sento abbandonata a me stessa. Il 4 luglio ho la visita alle gravidanze a rischio della mia zona e il 5 luglio ho la morfologica. Chiedo ancora scusa. Cordiali saluti.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve carissima signora, sento l’angoscia dalla sua lettera e mi rincresce che, dopo tanti progressi fatti in ambito scientifico, si sia ancora parecchio in difetto nell’aiutare le mamme ad essere in salute durante la gravidanza. Noi medici sappiamo bene che la salute non è solo quella del corpo ma anche quella della mente eppure, chissà perché, valorizziamo quasi unicamente la prima senza quasi occuparci della seconda. A differenza di noi ginecologi, le nostre colleghe ostetriche sono molto più attente nel dare alle mamme gli strumenti per “sentire” il proprio bambino (l’istinto materno esiste veramente e non inizia dopo il parto, semmai da quando si inizia a desiderare la gravidanza!) e questa capacità di sintonizzarsi e di essere in simbiosi è veramente un dono prezioso. Mi rendo conto da quanto scrive che la paura sta pervadendo le sue giornate e provo a rispondere alle sue molte domande. Vorrei però innanzi tutto permettermi di osservare che non servono a mio avviso più controlli ecografici, ma semmai proprio in consultorio sarebbe interessante avere un incontro con delle brave ostetriche che possano aiutarla a sciogliere i suoi dubbi e ritrovare anche l’energia per sperare che tutto andrà per il meglio. Se questo incontro non fosse possibile, le segnalo il blog di un’ostetrica molto valida, Verena Schmid, autrice anche di un testo che credo possa essere utile leggere: “Venire al mondo, dare alla luce” https://verenaschmid.eu/it/ecologia-della-vita-ecologia-della-nascita/ Rispetto alla sua prima domanda, direi che non è prevista una misura massima per il distacco amniocoriale, anche se chiaramente più il distacco è ampio, più temiamo che possano esserci anche delle conseguenze negative sull’evoluzione della gravidanza stessa. Quanto alla previsione del collega ginecologo di induzione della maturità polmonare fetale direi che sì, si può fare questa puntura di cortisone alla mamma in modo da favorire lo sviluppo dei polmoni in un feto che rischi di nascere prematuramente…certo ci auguriamo con tutto il cuore che non le tocchi di partorire alla 24° settimana in quanto sarebbe davvero molto presto per il suo piccolo! Definirei il suo distacco di media entità, anche se mi pare opportuno osservare che non c’è tanta differenza tra 8×3 cm e 7×2 cm…tanto è vero che poi è diventato di 7×4 cm…in definitiva si può a mio avviso dedurre che è rimasto sostanzialmente invariato tutto questo tempo! Noi non sappiamo esattamente come mai insorga questo distacco amniocoriale, potrebbe esserci stato un piccolo sanguinamento che si è raccolto in quella sede e ha “scollato” l’amnios dal chorion, oppure delle contrazioni uterine premature…sta di fatto che la terapia del distacco è costituita dal riposo (assoluto o relativo, dipende a mio avviso dalla compresenza di perdite ematiche vaginali oppure di dolori pelvici simili ai dolori mestruali: se presenti è importante evitare il più possibile la stazione eretta e limitarsi a quella seduta/sdraiata) e in base alle indicazioni del Curante ci si avvale di progesterone e/o Magnesio o altre sostanze capaci di indurre rilassamento uterino (i cosiddetti tocolitici). Cosa è utile a mio avviso sapere? Che la ridotta motilità e la supplementazione con progesterone tendono a favorire la stitichezza, che a sua volta può facilitare delle contrazioni uterine premature, motivo per cui è bene aiutarsi con la dieta, l’idratazione ed eventualmente dei blandi lassativi (ad esempio quelli contenenti fibra di psyllium) a regolarizzare il transito intestinale. Poi sarebbe importante evitare di massaggiarsi la pancia (certo la si può accarezzare dolcemente! ma è meglio evitare il massaggio energico ad esempio con l’olio di mandorle) in quanto anche questo semplice gesto può suscitare delle contrazioni uterine. Altro dato significativo, stando sdraiata, lei favorirà al massimo gli scambi a livello della placenta, di modo che non ci saranno conseguenze in negativo nemmeno da quel punto di vista. Non si può escludere che il distacco interferisca con gli scambi della placenta: dipende da dove sono localizzati rispettivamente! Nell’ipotesi più fortunata, potremmo avere il distacco amniocoriale completamente in sede extra-placentare, quindi non ci aspetteremmo nessun tipo di limitazione al nutrimento del nascituro. Potrebbe anche darsi che la crescita del feto, magari l’incremento del liquido amniotico e della pressione all’interno dello stesso, possano favorire il riassorbirsi del distacco mediante un processo di progressiva “compressione”…perché no? In ogni caso, il distacco non crea problemi direttamente alla crescita fetale: può costituire semmai una minaccia per l’efficienza degli scambi a livello placentare, dipende da dove è localizzato. Rispetto alla domanda 5, direi che il distacco amniocoriale non dovrebbe tramutarsi in distacco di placenta anche se chiaramente immagino le sia stato detto alle visite ostetriche di controllo, di recarsi subito in pronto soccorso qualora vedesse delle perdite ematiche vaginali…giusto? In assenza di perdite ematiche e/o dolori, può avere senso prevedere dei controlli mensili, in quanto le stesse ecografie (soprattutto quella transvaginale ma per via del contatto con l’utero anche quella transaddominale) possono essere motivo di contrazioni uterine premature e quindi cerchiamo di non abusarne proprio per ottenere che questo distacco si organizzi e finalmente si riassorba. Chissà se le ho risposto come desiderava, lo spero davvero! Forza e coraggio in queste settimane che la separano dal momento magico in cui finalmente sentirà muovere il suo piccolo nel grembo: cambierà completamente tutto lo scenario, ne sono sicura! Come diceva Alfonso Maria de’ Liguori “Si può vivere senza saper perché, non si può vivere senza saper per chi”! Cordialmente.

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