Distacco che non si è ancora risolto in 12^ settimana

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 04/12/2023 Aggiornato il 07/12/2023

Si può ben sperare che l'entrata nel secondo trimestre di gravidanza segni la fine delle perdite di sangue legate al distacco e, naturalmente, la sua risoluzione.

Una domanda di: Elisa
Scrivo perché a 9+0 ho fatto colposcopia con biopsia e a 9+3 ho avuto perdite ematiche rosso vivo. Al pronto soccorso hanno evidenziato distacco amniocoriale anteriore di 20 mm; il ginecologo mi ha prescritto cura di progesterone punture per 4 gionri e poi ovuli per 13 giorni mattina e sera. Da ieri la terapia prevedeva riduzione di un solo ovulo la sera. Il mattino dopo a questa riduzione (12+2) ho avuto nuovamente perdite ematiche rosso vivo e sono tornata al pronto soccorso; fortunatamente il bambino sta bene e ciò che hanno riportato sul referto è: sangue rosso scuro moderato in vagina senza perdite ematiche in atto. Raccolta ematica al polo inferiore che stacca in parte le membrane anteriormente di 21 x 6, inoltre si nota uno scollamento delle membrane in zona superiore destra di 20 x 12. Il ginecologo mi ha rimesso due ovuli di progesterone (uno mattina e uno la sera) per 7 giorni. Secondo lei perché ho avuto questa perdita e questo nuovo distacco ? Può essere legato al fatto che avevo ridotto progesterone ? E questi scollamenti sono a rischio di aborto? Cosa fare?
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, direi che occorre avere tanta pazienza in casi come il suo. Di certo vedere sangue rosso vivo ci allarma e ci fa correre in pronto soccorso per essere certi che il fagiolino sia ancora sano e salvo, come per fortuna è accaduto nel suo caso. La causa del suo distacco che ora è diventato doppio (anteriore e laterale destro) non la sappiamo. Dato che ha effettuato una colposcopia con biopsia, credo sarà importante conoscerne l’esito per tener conto anche degli eventuali effetti del Papillomavirus. La cura del distacco, ad ogni modo, è solitamente il progesterone per via intramuscolare oppure vaginale (meno frequentemente orale) in quanto questo ormone sostiene la gravidanza e aiuta a mantenere l’utero rilasciato, facilitando il rimarginarsi del distacco. I suoi non sono distacchi eccessivamente estesi a mio avviso, ma comunque richiedono di comportarsi come si fa in caso di minaccia d’aborto: astensione dal lavoro (per ora presumo possa solo sfruttare la malattia e sia ancora presto per la maternità anticipata), astensione dagli sforzi fisici (compresi i rapporti sessuali) e riposo domiciliare relativo (ossia non stare allettata 24 ore al giorno, l’immobilizzazione a letto può comportare anche il rischio di formazione di trombi nelle gambe, comunque limitare le faccende domestiche al minimo indispensabile, se possibile facendosi aiutare da qualcuno così evita anche la solitudine, che potrebbe mettere ulteriormente l’umore alla prova in questa prima fase della gravidanza). Lei mi chiede se la perdita sia insorta per via della riduzione del dosaggio del progesterone. Potrebbe essere, non possiamo escluderlo secondo me, ma nemmeno esserne certi al 100%. Quello che mi pare significativo, è che con il dosaggio attuale di progesterone le perdite siano nuovamente cessate. Lei sia fiduciosa che anche passando ad un ovulo solo al giorno, tra una settimana tutto andrà bene. Siamo già entrati nel secondo trimestre, dopo tutto: incrociando le dita possiamo dire che il peggio è passato. Spero di averla rassicurata, mi tenga aggiornata se desidera, cordialmente.

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