Distacco coriale: di cosa si tratta?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 27/03/2024 Aggiornato il 27/03/2024

ll chorion è il "guscio" che delimita la camera gestazionale e che si distingue in chorion frondoso (dove poi si sviluppa la placenta propriamente detta) e chorion laeve nella restante parte. Dentro al chorion c'è la membrana amniotica (amnios): si parla infatti di membrane amnio-choriali. Se si riscontra un distacco all'ecografia, potrà essere chorion-deciduale o amnio-choriale a seconda di quali siano le membrane coinvolte.

Una domanda di: Samuela
Le scrivo per presentarle la mia situazione. Sono alla prima gravidanza e ho 28 anni. Alla 6^ settimana + 1 giorno, a seguito di dolori lombari e al fianco sinistro, mi è
stata fatta l’ecografia che ha rilevato distacco coriale di 19 mm, collo chiuso e battito dell’embrione. Prescritto riposo per 30 giorni, magnesio e
progesterone 1 capsula alla sera. La dottoressa ha riferito che c’è una probabilità su tre di un aborto spontaneo.
Vorrei chiederle innanzitutto il distacco di 19mm, essendo alla 6^settimana, è da considerarsi grande. Inoltre, vorrei capire se tali distacchi tendono a “rissorbirsi” o ci si convive in tutto il percorso della gravidanza. La probabilità che io abbia un aborto spontaneo è davvero così alta a causa di tale distacco?
Si tratta di distacco coriale (o almeno così è scritto nel referti) mentre su Internet vedo parlare principalmente di distacco aminiocoriale o di placenta. Vorrei capire meglio. Le allego il referto dell’ecografia.
La ringrazio molto per la sua disponibilità.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, in primo luogo le direi di non disperarsi per via di questo distacco riscontrato all’ecografia: nella maggior parte dei casi questi distacchi si riassorbono nel corso del primo trimestre senza lasciare traccia di sè nelle ecografie successive.
Le sono stati prescritti riposo, magnesio e progesterone per facilitare il riassorbirsi del distacco, mantenendo l’utero a riposo da contrazioni premature.
Queste contrazioni ad inizio gravidanza si avvertono solitamente come dolori lombari o simili alle mestruazioni, quindi sarà utile fare caso a questi sintomi per essere confortati sull’efficacia della terapia prescritta.
Lei però riportava anche un dolore al fianco sinistro e questo mi fa pensare che sia importante escludere un’infezione delle vie urinarie mediante esame urine ed urinocoltura, infatti non di rado le contrazioni uterine che provocano il distacco sono causate a loro volta da un’infezione/infiammazione a carico dell’apparato genito-urinario. Per capire meglio i tipi di distacco, bisogna studiare un po’ l’embriologia e sapere cosa siano il chorion, l’amnios e la decidua. Provo a sintetizzare semplificando e allego un’immagine che mi pare utile per comprendere di cosa stiamo parlando.
Decidua è l’endometrio durante la gravidanza e dobbiamo ricordarci che l’embrione si annida in profondità dentro questo tessuto, che quindi possiamo considerare il suo involucro più esterno (per quanto sia di pertinenza materna).
Al di sotto della decidua troviamo il chorion, che è di pertinenza embrionale/fetale ma in realtà è il “guscio” che delimita la camera gestazionale e che si distingue in chorion frondoso (dove poi si sviluppa la placenta propriamente detta) e chorion laeve nella restante parte.
Internamente al chorion, abbiamo la membrana amniotica o amnios, che è come un sacchetto che racchiude oltre al feto il famoso liquido amniotico. Strutturalmente, amnios e chorion sono così vicini da essere considerati come un’unica entità: si parla infatti di membrane amnio-choriali e di chorion-amniosite se si verifica un’infezione in questo distretto. Se invece riscontriamo un distacco all’ecografia, potrà essere chorion-deciduale o amnio-choriale a seconda di quali siano le membrane coinvolte. Dato che non è così semplice distinguerli, si può anche parlare di distacco coriale più genericamente.
Infine, anche se amnios e chorion sono di pertinenza placentare, sarebbe in teoria da distinguere il distacco coriale da quello di placenta. Quest’ultima è un’emergenza ostetrica che si può verificare nel secondo o terzo trimestre e che si manifesta con un’emorragia improvvisa o forte dolore uterino…per fortuna è evenienza molto rara!
Il mio invito è quello di non esagerare a cercare informazioni su internet ma di avere la “sfacciataggine” di porre tutte le domande alla sua curante (semmai preparandosi l’elenco in vista della visita) e di partecipare al corso preparto prendendo contatto in anticipo con l’ospedale e il consultorio della sua zona, così da conoscere tutte le proposte per le future mamme.
Spero di averla aiutata, cordialmente.

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