Potendo rimanere col proprio figlio senza limiti di tempo, quando, per lo sviluppo psichico ed emotivo del bambino, è importante che stia con altre
persone senza la mamma (che, nello specifico, è l’unico genitore)? Figlia di 6 mesi appena compiuti, vede regolarmente altre persone, ma con la mia
presenza, e alcuni parenti mi tacciano di impedire la sua indipendenza. A me sembra più un’esigenza loro che di mia figlia, attualmente. Poi è naturale
che attraverseremo anche noi questo passaggio, ma siccome non va ancora all’asilo, non ho fretta che stia senza di me e preferisco che si consolidi ancora un
po’ la sicurezza nell’attaccamento, in modo che possa affrontare questa fase più serenamente. Essendo il mio unico interesse il bene di mia figlia, mi
rimetto in mano al parere di chi è esperto, così da potermi eventualmente ricredere.
Angela Raimo
Cara mamma,
le confesso che la sua lettera è stata per me fonte di amarezza perché costituisce l’ennesima conferma di quanto siano sole oggi le neo mamme, di quanto non possano più contare su un tessuto familiare accogliente, accudente e sano per il loro equilibrio emotivo. Nel sentire dei parenti che la accusano di impedire l’indipendenza di sua figlia leggo grande malanimo, nessun interesse per il bene suo e della sua bambina e, mi perdoni, un’enorme carica di presunzione. Una bambina di sei mesi ha bisogno della madre, non può che trarre benefici di ogni genere dalla sua presenza costante, è una bimba fortunata destinata a crescere serena e gioiosa. Verrà il tempo del distacco, stia tranquilla: con l’ingresso alla scuola materna avrà modo e tempo di frequentare altre persone e altri bambini. Non credo che lei le precluda la possibilità di vedere altre persone, non penso che quando la stagione sarà più clemente non la porterà ai giardini pubblici o magari in una ludoteca per iniziarla alla frequentazione dei coetanei, lei è
una mamma attenta e affettuosa, ho la certezza che riuscirà a centrare il prezioso obiettivo di fare solo e sempre il bene di sua figlia, di crescerla sicura di sé e, allo stesso tempo, correttamente avviata verso il traguardo dell’autonomia. Zittisca i suoi parenti, almeno nella sua mente, dica magari sì a tutti per quieto vivere ma faccia di testa sua, faccia quello che giudica il meglio per sé stessa e per la sua bambina. Il grande Giovanni Bollea, fondatore della moderna neuropsichiatria infantile, ha scritto un libro dall’eloquente titolo “Le madri non sbagliano mai”. Glielo consiglio per acquisire più fiducia nelle sue doti e capacità di mamma che io le riconosco a distanza, semplicemente leggendo quello che ha scritto. La saluto con affetto, mi scriva ancora se lo desidera.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.