Distacco e relative terapie: è giusto il risposo assoluto?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 07/03/2025 Aggiornato il 07/03/2025

La presenza di una piccola raccolta di sangue nella metà dell'utero non interessata dalla gravidanza è molto comune, non ha lo stesso significato di una minaccia d'aborto, e non richiede tra le cure il riposo assoluto, estremamente impegnativo e anche rischioso per via delle complicanze di tipo vascolare a cui può esporre.

Una domanda di: Veronica
Sono in attesa di 5+3 settimane. Prima gravidanza 8 anni fa andata benissimo, a luglio aborto fine terzo mese per malformazione (perdite dalla 5 fino alla 10 settimana), settembre
biochimica. Ora da sei giorni ho perdite tipo ciclo scarso rosso, sono andata a visita e per la prima volta mi hanno detto che ho un utero a cuore fortemente sellato, da un lato c'è la gravidanza, dall'altro questa enorme macchia nera, che il ginecologo ha chiamato distacco. È possibile che dopo tantissime visite e dopo un parto naturale non si siano mai accorti di questa malformazione? In cosa consiste se davvero fosse così? La cura è riposo assoluto, antiemorragico e prontogest punture. Non ne posso davvero più, soprattutto di non avere risposte certe. Non so se questa gravidanza andrà avanti e non so neppure se voglio che vada avanti a questo punto, vorrei solo avere risposte certe. Grazie per la Sua disponibilità.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve Veronica, che storia strana la sua!
Prima gravidanza tutto bene e ora una serie di sfortune sembrano susseguirsi.
Anche se ha il suo fascino l'immagine di utero a cuore, capisco che lei sia soprattutto preoccupata.
Tuttavia, tra le tante anomalie che possono interessare l'utero, questa forma a cuore ossia la presenza di una piccola sella sul fondo dell'utero, lo suddivide internamente in due emi-cavità di cui una occupata dalla gravidanza e l'altra, pare, da un distacco.
In realtà, è molto comune la presenza di una piccola raccolta di sangue nella metà dell'utero non interessata dalla gravidanza, quindi non ha lo stesso significato di una minaccia d'aborto.
Anche la terapia che le hanno proposto "riposo assoluto, antiemorragico e prontogest punture" mi pare impegnativa.
Soprattutto, se lei rimane immobilizzata a letto senza che le diamo invece un anti-trombotico, a mio parere rischia complicanze di tipo vascolare.
Sarei dell'idea di optare almeno per un riposo parziale così da facilitare la circolazione nelle gambe.
A proposito, qualora dovesse notare dei gonfiori a carico degli arti inferiori, sarebbe importante indossare anche calze elastiche autoreggenti anti-trombo.
Confido che questo tempo in cui torna la Primavera e le giornate si riempiono di luce possano essere motivo di consolazione anche per lei.
L'abbraccio a distanza, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti