Bimbo di 10 mesi con lunghezza al di sotto del 50° percentile: recupererà?

Professor Gianni Bona A cura di Gianni Bona - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 18/03/2024 Aggiornato il 22/03/2024

La statura del bambino è influenzata principalmente dalla genetica e, in misura inferiore dall'ambiente, dove per "ambiente" si intende alimentazione, esercizio fisico, sonno e anche una interazione affettuosa con i genitori e le altre figure accudenti. Indicativamente, all'anno di vita dovrebbe avere una lunghezza di circa 75 centimetri.

Una domanda di: Elisabetta
Ho un bimbo di 10 mesi che misura 71 entimetri. Fin dalla nascita è sempre stato al 50° percentile per lunghezza ma da un paio di mesi c’è stata una leggera flessione. Io e il papà siamo abbastanza alti, rispettivamente 190 e 165 centimetri. Mi chiedo, normalmente, il potenziale genetico di noi genitori dovrebbe già manifestarsi o fino a che età potrebbe manifestarsi? È possibile che questo potenziale non si manifesti affatto nell’infanzia ma bensì con la pubertà?

Gianni Bona
Gianni Bona

Cara signora, la crescita in altezza non è molto importante nel primo anno di vita, quando quello che conta di più è l’aumento di peso. Tenga presente due cose: in primo luogo che a 12 mesi un bambino al 50° percentile è 75 centimetri circa, quindi il suo bambino ha ancora due mesi di tempo per aumentare di statura. Ma se anche all’anno non raggiungesse i 75 cm non ci sarebbe un problema, avrebbe comunque tempo per recuperare. In secondo luogo, non sempre la misurazione della lunghezza è precisa per ovvi motivi logistici, banalmente perché il bambino scalcia mentre gli viene rilevata la lunghezza. Indicativamente, all’anno di vita il bambino dovrebbe avere una lunghezza pari a quella della nascita + la metà della stessa. Per fare un esempio, un bambino che alla nascita era lungo 50 centimetri all’anno di vita dovrebbe avere una lunghezza di 75 centimetri (50 + 25). Per quanto riguarda il peso, all’anno dovrebbe essere almeno triplicato rispetto a quello presentato alla nascita, quindi se pesava 3 chili dovrebbe pesarne circa almeno 9. Detto tutto questo, sappiamo che la statura è influenzata principalmente dalla genetica e, in misura inferiore dall’ambiente, dove per “ambiente” si intende alimentazione, esercizio fisico, sonno e anche una interazione affettuosa con i genitori e le altre figure accudenti. Rispetto alla sua domanda, l’arrivo della pubertà coincide con il più significativo scatto di crescita, ossia il bambino e la bambina raggiungono quasi il massimo del loro obiettivo di crescita in altezza proprio in questa fase della loro vita. Dopodiché possono crescere ancora di qualche centimetro fino a circa i 18-21 anni. Sinceramente non comprendo la preoccupazione che si legge tra le righe della sua email visto che il bambino viene regolarmente controllato dal pediatra il quale, sicuramente avrebbe rilevato la presenza di un problema, se ci fosse. Infine posso dirle che mentre la sua statura (165 centimetri) è nella norma, quella del papà (190) è superiore alla media rilevabile negli uomini italiani, quindi questo deve molto tranquillizzarla rispetto alla statura che raggiungerà il suo bambino alla pubertà. Cari saluti.

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